Ravenna, processo Cagnoni, respinte le eccezioni della difesa

Gli avvocati del dermatologo fiorentino chiedevano di escludere intercettazioni e autopsia. Ma la Corte le ha ammesse. Ora la scelta dei testimoni

Matteo Cagnoni  in aula con i suoi avvocati (foto Zani)

Matteo Cagnoni in aula con i suoi avvocati (foto Zani)

Ravenna, 26 ottobre 2017 - Seconda udienza del processo a Matteo Cagnoni, accusato di aver ucciso la moglie Giulia Ballestri colpi di bastone, il 16 settembre di un anno fa. E subito un nuovo capitolo importante. Infatti la Corte d’assise ha rigettato tutte le eccezioni di nullità presentate dalla difesa del dermatologo.

Gli avvocati Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti chiedevano di escludere alcune travi portanti del quadro accusatorio: intercettazioni, autopsia e, connesso ad essa, l’esame del contenuto gastrico della vittima. Ma i giudici hanno deciso che queste entrano a pieno titolo nel processo. Cagnoni è presente in aula. Ora si deciderà sui testimoni: la lista è di 220, potrebbe essere sfoltita.

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