Caldo, giugno a Ravenna è già record. "Il secondo più afoso dal 1945"

Il picco fino a domenica sera. E anche l’umidità è molto alta

Contro il grande caldo è bene bere molta acqua

Contro il grande caldo è bene bere molta acqua

Ravenna, 23 giugno 2017 - Da un paio di giorni un promontorio di alta pressione che arriva dal nord Africa sta convogliando aria calda dal deserto del Sahara. «Si tratta – osserva Pierluigi Randi, tecnico meteorologo di Emilia-Romagna Meteo e Meteoromagna – della prima vera e propria ondata di caldo di questo periodo. La fase più acuta è partita mercoledì scorso e ce la porteremo appresso per ancora qualche giorno».

Si può parlare di record per questo periodo?

«Non in senso assoluto, perché nel giugno 2003 si arrivò a 39 gradi, l’anno precedente a 38 e nel giugno 2012 a 37. C’è da dire però che questo mese, pur non essendosi registrati picchi estremi occorsi in altre circostanze, è stato particolarmente caldo. Possiamo già anticipare quindi che giugno 2017 sarà archiviato come il secondo più caldo dal dopoguerra ad oggi, dietro solo al ‘mostruoso’ giugno 2003. Registreremo infatti un’anomalia termica di circa 3 gradi».

Anche il tasso di umidità sta creando non pochi disagi…

«In effetti giorno dopo giorno sta salendo. Ora abbiamo dei valori intorno al 50% sul Lughese, al 40% sul Faentino e al 70% lungo il litorale. Le condizioni di disagio sono molto simili: nell’entroterra ci sono temperature più elevate e dall’altra notevoli tassi di umidità relativa. Ciò significa che si percepiscono tra i 37 e i 38 gradi».

C’è poi il problema della siccità…

«Intanto lo Stato ha dichiarato l’emergenza idrica nelle province di Piacenza e Parma, dove la situazione è drammatica. In Romagna va un pochino meglio, anche se, essendo venuto a mancare il 30% circa delle precipitazioni invernali ed il 30% di quelle primaverili, unitamente al fatto che in questo giugno sono caduti nella nostra provincia tra i 10 e i 20 mm di pioggia quando statisticamente ne dovrebbero cadere tra i 50 e i 70 mm, non è da escludere che, se continuerà a non piovere per diversi giorni, anche da noi potrebbe essere dichiarata l’emergenza idrica. Oltre infatti a piovere poco, le temperature sono molto elevate, con la conseguenza che i suoli perdono molta acqua per evapotraspirazione. Oggi (ieri, ndr) si sono persi circa 7 mm di acqua. È come se con una pompa si prelevassero, in un solo giorno, 7 litri per metro quadrato».

Per quanto tempo si ‘boccheggiarà’?

«Fino a domenica lo scenario sarà questo. Domenica sera un nucleo di aria instabile in quota potrebbe portare qualche isolato temporale. Lunedì si registrerà un calo termico di 2 o 3 gradi. Non arriverà il fresco, ma aria un po’ meno calda. Da mercoledì si potrebbe aprire una fase più instabile con le temperature che dovrebbero rientrare nella norma».

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