CronacaAnziano spara ai carabinieri: "Li avevo scambiati per malviventi"

Anziano spara ai carabinieri: "Li avevo scambiati per malviventi"

Si giustifica l’86enne che ha fatto fuoco all’arrivo dei carabinieri a casa sua a Bagnacavallo e sostiene di avere sparato in aria

Momenti di tensione ieri notte a Bagnacavallo

Momenti di tensione ieri notte a Bagnacavallo

Ravenna, 29 aprile 2017 – È finito agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio plurimo l’86enne che ieri notte da una finestra della sua villetta di via Liguria a Bagnacavallo ha sparato almeno tre colpi di fucile all’arrivo di due carabinieri giunti al suo domicilio verso le 21 in cerca della sua badante polacca per notificarle un atto. L’anziano, che in quel momento era in casa da solo, dopo essersi barricato per ore si era convinto a consegnarsi solo grazie all’intervento di un mediatore dell’Arma che, giunto dal comando provinciale, aveva suggerito al nipote 62enne cosa dire all’uomo, in dialetto romagnolo, per rassicurarlo. Prima di essere formalmente arrestato, l’86enne era stato infine portato in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.

L’anziano ha fin qui raccontato in buona sostanza di non avere riconosciuto i militari complice il buio e un’alta siepe – sebbene si fossero presentati in divisa e con auto di servizio con lampeggiante acceso –; e di avere sparato credendo fossero malintenzionati travestiti da forze dell’ordine: un gesto che, a suo dire, avrebbe dovuto attirare l’attenzione dei vicini per allertare le vere forze dell’ordine. Ha inoltre precisato di avere indirizzato i colpi in aria, anche se va considerato che alcuni segni dei pallini sono stati trovati alla base di una colonna dirimpettaia alla posizione da cui ha fatto fuoco. In ogni modo, sia il fucile con cui ha sparato – un calibro 12 – che le altre armi da caccia regolarmente detenute, gli sono state sequestrate. Entrambi i carabinieri coinvolti, sono uscito illesi dall’episodio. La convalida dell’arresto è prevista per lunedì. L’86enne è difeso dagli avvocati Carlo Benini e Lauro Contarini.