Potassio killer, l'ex infermiera Daniela Poggiali torna in tribunale

Ravenna, 9 gennaio 2017 - Ripartirà dall’ergastolo. Per Daniela Poggiali, 44 anni, ex infermiera dell’ospedale ‘Umberto I’ di Lugo, a fine mese inizieranno le udienze in corte d’assise d’appello a Bologna. La donna, dopo un periodo in quel di Forlì, si trova da qualche mese proprio nel carcere della città felsinea. Dopo quella alla pena massima rimediata l’11 marzo scorso in corte d’assise a Ravenna per l’omicidio di sua sua paziente (la 78enne Rosa Calderoni) con una iniezione di potassio, la 44enne ha incassato altre due condanne: la prima a quattro anni e mezzo di carcere per furto aggravato e peculato per via di una scia di ammanchi in corsia collocata nel reparto di Medicina dell’Umberto I tra il marzo 2013 e l’aprile 2014. L’altra a tre mesi per il tentato furto di 10 euro dal portafogli di un anziano che la sera del 19 ottobre 2013 era andato in ospedale per assistere la moglie in fin di vita.

A metà novembre alla 44enne è stato infine notificato l’avviso di conclusione indagini per il decesso di Massimo Montanari, morto a 95 anni in circostanze sospette sempre nel reparto di Medicina. L’uomo, ex datore di lavoro dell’allora fidanzato della donna, era deceduto inaspettatamente il 12 marzo 2014 alla vigilia delle dimissioni dettate da un miglioramento del quadro clinico. L’ipotesi formulata dai pm Alessandro Mancini e Angela Scorza che hanno coordinato le indagini dei carabinieri, è che l’evento sia stato provocato ancora una volta da un’iniezione di potassio. Nell’ambito del ‘caso Poggiali’, esiste un ulteriore fascicolo pendente per omicidio volontario (per omissione): gli accusati sono l’allora primario di Medicina, il 66enne Giuseppe Re; e l’allora caposala, la 60enne Cinzia Castellani. Su questo fronte sono iniziate le udienze preliminari.