Marina di Ravenna, furti nei capanni. Autori scoperti con l'aiuto dei pescatori

Indagati tre albanesi, tra cui un minorenne, scoperti con la refurtiva

 I carabinieri

I carabinieri

Marina di Ravenna (Ravenna), 9 novembre 2017 - Ripulivano i capanni da pesca della Pialassa Piomboni, portando via arredi, elettrodomestici e attrezzi da lavoro. E ne avevano scelto uno, poiché ultimamente non frequentato, come rifugio e ripostiglio in cui ammassare la roba. Dopo le segnalazioni di furti fatte dai pescatori, è arrivata l’immediata risposta dei carabinieri di Marina di Ravenna. Tre i presunti ladri trovati dopo un’irruzione nel capanno numero 217. Si tratta di due ventenni e un 17enne, cittadini albanesi, irregolari in Italia e senza fissa dimora.

Nei manufatti della pialassa, nei giorni scorsi, si erano registrati furti e danneggiamenti. Oltre agli oggetti spariti, anche porte danneggiate, cibo consumato e reti staccate. Un fenomeno inizialmente sporadico, ma che recentemente era diventato sistematico, tanto da destare allarme e preoccupazione tra i capannisti. I quali avevano parlato di una sessantina di episodi, ma in caserma risultavano solo poche segnalazioni, non più di sei. Così i pescatori, convocati dal comandante della locale caserma, sono stati invitati a presentare le denunce, ma anche a collaborare alle indagini. Vale a dire a segnalare la presenza di eventuali movimenti sospetti di auto – in particolare nelle ore di buio, in una zona priva di illuminazione – e la presenza di estranei. Proprio grazie a questa opera di sensibilizzazione svolta dall’Arma i risultati sono stati praticamente immediati. L’altra mattina il proprietario di un capanno ha segnalato la presenza di giovani all’interno di quello attiguo, che di solito era poco utilizzato. I carabinieri hanno contattato il proprietario, il quale ha confermato che in quel momento non si trovava lì e non aveva autorizzato nessuno ad entrare. Assieme a lui (presente ma tenuto a distanza di sicurezza), nel pomeriggio di martedì è scattato il blitz. Al momento dell’irruzione hanno trovato i tre albanesi, ora indagati con le accuse di ricettazione e invasione di terreni ed edifici. E il più giovane è stato accompagnato in una comunità per minorenni.

All'interno c’erano una mountain bike, computer, un trapano elettrico, una smerigliatrice, un tv color, un impianto hi-fi, attrezzi da lavoro, due torce, due coltelli a scatto, due binocoli, che i tre avevano rubato nei capanni attigui. Ma sono inoltre state recuperate due pistole giocattolo ad aria compressa, prive di tappo rosso: non si esclude l’ipotesi che il gruppo potesse essere dedito anche alle rapine. Tutto il materiale è custodito presso la caserma di Marina ed è possibile prenderne visione da chi ritiene di essere tra i derubati, in previsione della successiva restituzione.