Incidente E45 Ravenna: tamponano auto, lei chiama il 112 e la investono

Due cesenati di 39 e 43 anni sono stati arrestati dopo un inseguimento mozzafiato con i carabinieri. Chi era al volante aveva pure bevuto

Carabinieri in un’immagine d’archivio

Carabinieri in un’immagine d’archivio

Ravenna, 10 aprile 2021 - Sulla E45 hanno tamponato un’auto con tre ragazze a bordo. Quindi hanno investito quella delle tre che stava per chiamare le forze dell’ordine e poi sono scappati lungo l’Adriatica ingaggiando un inseguimento mozzafiato con i carabinieri. Una volta bloccati, è emerso che chi era al volante, aveva bevuto. E che l’auto – una Peugeot 106 – non aveva copertura assicurativa. Per quanto accaduto giovedì sera, i militari del Radiomobile hanno arrestato due cesenati con le accuse di lesioni volontarie aggravate e di resistenza in concorso. Si tratta di Simone Nanni, 39 anni, residente a Bagno di Romagna; e di Christian Verdi, 43 anni, di Sarsina. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vettura sulla quale viaggiavano i due, è intestata alla compagna del Verdi anche se al volante c’era il Nanni: per questa ragione l’uomo deve rispondere a piede libero pure di guida in stato di ebbrezza (i test alcolemici hanno restituito valori compresi tra 1.18 e 0.97 a fronte del limite di 0.50 per mettersi al volante). Per quanto riguarda la giovane ferita – una 21enne di Madonna dell’Albero –, dopo essere stata visitata, è stata dimessa con una prognosi iniziale di 12 giorni: per fortuna la Peugeot l’ha centrata perlopiù con uno specchietto. L’incidente si è verificato attorno alle 21 nel tratto di restringimento della E45 per lavori in corso in prossimità della città. A quel punto, dato che la situazione sembrava non risolversi, la 21enne ha detto che era intenzionata a chiamare le forze dell’ordine. Verdi allora, secondo i testimoni (oltre alla tre ragazze anche un altro automobilista), avrebbe sollecitato l’amico: "Parti, parti, andiamo via". La Peugeot è ripartita in maniera brusca: e la ragazza, che si trovava di fronte all’auto, è stata investita. Le giovani sono allora risalite sulla loro vettura e hanno iniziato a inseguire i fuggiaschi avvertendo i carabinieri di quanto stava accadendo. In breve la scena si è spostata sull’Adriatica in direzione nord dove, secondo l’accusa, la Peugeot dopo varie manovre spericolare tra cui il sorpasso a destra di un tir, sfruttando la rotonda con la Ravegnana interamente tagliata sul cordolo, è tornata ad alta velocità verso sud. Ma a quel punto, ormai tallonata da due pattuglie, ha accostato all’altezza della rampa per la E45. Ieri pomeriggio in aula davanti al giudice Andrea Chibelli, sollecitato dalle domande del pm Stefano Stargiotti, Nanni ha parlato di "piccolo tamponamento" spiegando la sua successiva fuga con questi termini: "paura, panico, avevo bevuto". Ha poi detto di essere stato sollecitato dall’amico con un "adiamo!" ma di non avere visto la 21enne. L’altro ha invece detto che il 39enne era ripartito "di sua spontanea volontà: non ho incitato, non ho fatto alcun gesto, in mano avevo sigaretta e birra". A suo dire, nemmeno lui si sarebbe accorto della giovane. Il giudice ha convalidato entrambi gli arresti per quella che ha descritto come "attiva e reciproca partecipazione". E, come chiesto dal pm, ha applicato ai due i domiciliari.

a.col.