Influenza 2018 a Ravenna, è emergenza. Rinviati gli interventi

Posti letto pieni, il picco si è registrato qualche giorno fa, con 54 pazienti di Medicina ricoverati in altri reparti

Influenza, è arrivato il periodo più critico dell'anno

Influenza, è arrivato il periodo più critico dell'anno

Bologna, 17 gennaio 2018 - Medici e infermieri che corrono di qua e di là, barelle che vanno e vengono e una trentina di persone in attesa. C’è chi chiacchiera, chi mangia, chi gioca col telefonino. Il pronto soccorso non sta vivendo un momento facile: l’influenza ha fatto aumentare i ricoveri, ma il reparto polmone ha reso la situazione un po’ più tranquilla rispetto ai giorni scorsi. «Siamo qua da cinque ore – racconta una donna – e aspettiamo ancora. Capisco la necessità dei tagli, ma è evidente che questo è un settore dove c’è carenza di risorse. Gli operatori stanno facendo il massimo, ma non basta».

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Tanti altri la pensano come lei in quella che è stata comunque una giornata tranquilla: «Oggi siamo qui da cinque ore, ma un paio di mesi fa ne abbiamo aspettate 12». E il picco, la settimana scorsa, è stato di 20. Nel frattempo ricoveri programmati e interventi chirurgici sono stati rinviati: «Non ci sono i letti per ospitarli – spiegano dalla segreteria Uilfpl di Ravenna – perché i pazienti di medicina ricoverati per l’influenza sono sparsi negli altri reparti perché il loro è pieno». Il picco si è raggiunto qualche giorno fa, con 54 pazienti di medicina ricoverati altrove. Un problema che l’Ausl sta cercando di risolvere col nuovo reparto polmone, in funzione da venerdì scorso: situato nell’ex area post acuti, spostata già da qualche mese, ha 10 posti letto e potrà essere riattivata in futuro in casi di necessità.

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«È una prima risposta, ma non basta – proseguono dalla segreteria Uilfpl di Ravenna – perché 15 o 20 posti letto di medicina in altri reparti sono la normalità tutto l’anno. Ciò che contestiamo non è il numero complessivo di posti letto in ospedale, ma il fatto che a medicina ce ne sono troppi pochi. E ora faremo un’indagine anche sugli altri ospedali dell’Emilia Romagna, perché è assurdo che a medicina a Ravenna di notte, con 120 posti letto più i post acuti e i pazienti dislocati altrove, ci sia un solo medico di guardia». Sul tema è intervenuto anche il gruppo consiliare di Cambierà, che ha chiesto delucidazioni al sindaco: «Ci sono arrivate segnalazioni ai limiti dell’assurdo – scrivono i consiglieri comunali in una nota –: pazienti che non vengono operati perché non sarebbero ricoverabili a causa di posti letto occupati da appartenenti ad altro reparto, pertanto costretti a essere trasferiti in altro presidio fuori comune per ricevere le adeguate assistenze».

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«Nessun trasferimento altrove – replica Stefano Busetti, direttore sanitario dell’Ausl Romagna –. Semplicemente nel periodo natalizio normalmente riduciamo i ricoveri chirurgici programmati per le classi di priorità più basse. Ora stiamo rimodulando i ricoveri programmati di settimana in settimana: i casi oncologici e pediatrici, che sono le urgenze, sono stati seguiti, mentre gli altri sono stati rimandati e vedremo in base a come evolve la situazione». L’influenza infatti non ha ancora in realtà raggiunto il suo picco: «Siamo in fase ascendente e abbiamo messo in atto tutte le forze che abbiamo – aggiunge Busetti –. Il reparto polmone di certo ci sta aiutando: da quando l’abbiamo aperto i pazienti ricoverati in reparti diversi rispetto al loro sono più che dimezzati. Erano oltre una quarantina, con picco 54, la settimana scorsa. Ora sono una ventina in tutto, il sistema regge. Gli intoppi del resto ci sono se chi deve ricoverare rimane in attesa al pronto soccorso perché non si trova un posto letto per lui». La settimana scorsa il picco, secondo i dati dell’Ausl, è stato di circa 300 accessi al pronto soccorso. Tra le 19 di lunedì e le 19 di ieri, in 24 ore, sono stati invece 270.