Il volo dell’amore di un palloncino: dall’Inghilterra a Ravenna, 1600 km

Messaggio di due bimbi per la morte del padre. Ora sono ospiti in Italia

La famiglia inglese di Simon Cook ospite a Ravenna (Foto Zani)

La famiglia inglese di Simon Cook ospite a Ravenna (Foto Zani)

Ravenna, 26 luglio 2015 - «Vederli è stato molto toccante. Loro erano emozionati, io anche. Sono quei momenti che mostrano il vero senso della vita». Per raccontare la storia di Oscar, Beth e della loro mamma Zoe partiamo dalla fine. Da quell’abbraccio «quasi stritolante» che ieri hanno voluto donare a Christian Grassi non appena lo hanno visto. Sono arrivati a Ravenna da poche ore e questa è la prima volta che vedono l’Italia, ma non importa. Prima di tutto vogliono vedere lui, il titolare dell’azienda agricola Mater Naturae di Borgo Montone, piccola frazione del Ravennate, che ha trovato il loro palloncino afflosciato nel fossato che corre lungo le coltivazioni.

È una storia commovente quella della famiglia Cook. Un racconto d’amore verso un padre e marito, che i suoi cari hanno visto strapparsi via da una malattia inesorabile. Una scomparsa per la quale la Bordon Garrison Pre-School & Creche, l’asilo della cittadino di Bordon nell’Hampshire (Inghilterra) frequentato da Oscar e Beth, nel novembre dell’anno scorso decise di organizzare un lancio di palloncini in memoria del defunto Simon Cook.

Quella mattina, dall’asilo, volarono in cielo decine di palloncini e in uno di questi Oscar e Beth avevano scritto un messaggio dedicato al loro papà. Che viaggio aspettasse quel palloncino, però, nessuno poteva immaginarselo. Per due mesi ha sorvolato il Nord Europa, attraversando la Francia. Ma la sua strada era ancora lunga e nemmeno le vette innevate e ghiacciate delle Alpi avrebbero potuto fermarlo. Lui voleva andare oltre. Ricordando questa storia viene da chiedersi: chissà se qualcuno durante il suo lungo vagare lo ha visto sorvolare sopra la propria testa domandandosi da dove potesse arrivare quel palloncino viola e cosa ci facesse in cielo? Ora lo sappiamo. Appeso a un filo portava in giro per il mondo tutta la semplicità e la tenerezza di un messaggio d’amore.

Quando il 13 gennaio è arrivato a Borgo Montone e Grassi lo ha trovato, l’agricoltore non ha fatto altro che seguire quanto scritto. Ha contattato la scuola britannica e ha iniziato a sognare di poter vedere finalmente in viso quella famiglia. «Quando la scuola ci disse che il nostro palloncino era stato ritrovato non potevamo crederci – dicono i Cook –. Non sapevamo se sarebbe mai arrivato nelle mani di qualcuno e invece adesso siamo qui». Ravenna non ha perso tempo e attorno alla famiglia si è stretta una fitta rete di solidarietà che venerdì, finalmente, li ha visti arrivare in città per una settimana di vacanza tutta offerta. Alberghi, stabilimenti balneari, parchi giochi, ristoranti tutti hanno voluto donare qualcosa. «Quando lessi le loro parole – ricorda Christian – ho pensato che sarebbe stato un peccato lasciar cadere tutto così. E guardate che ben di Dio abbiamo organizzato»