Aggressione alle vigilesse, arrivano le scuse del venditore abusivo

L'episodio a Lido di Dante, con i bagnanti che hanno difeso il venditore di cocco. Il fermo è stato convalidato, processo a fine ottobre

Ravenna, un controllo sulla spiaggia (Foto Corelli)

Ravenna, un controllo sulla spiaggia (Foto Corelli)

Ravenna, 23 agosto 2016 - C'è chi ha inveito contro gli agenti, chi ha detto loro che "non potete fare tutto questo a un italiano", chi consigliava di prendersela "con i veri criminali", chi chiedeva di lasciarlo stare perché "quello è uno simpatico" e chi ha perfino tentato di mettere in mezzo i figli piccoli. Una quarantina circa le persone che sabato pomeriggio a Lido di Dante hanno preso le parti di Franco Candile, il 53enne venditore ambulante abusivo di cocco nato a Bacoli (Napoli) che ha reagito a un controllo della polizia Municipale peraltro ferendo una vigilessa e fornendo false generalità: ha infatti detto di chiamarsi Francesco e di essere nato a Roma.

Tutto si è innescato quando l’uomo è stato notato da una pattuglia impegnata in un servizio nell’ambito del progetto ‘Novis’ (che sta per ‘no vendite illegali in spiaggia’) proprio mentre proponeva cocco ai bagnanti. E visto che la somministrazione ambulante di alimenti non è consentita in area demaniale, è apparso chiaro da subito che poteva trattarsi di un abusivo. A quel punto i vigili lo hanno invitato a seguirlo nel retro di uno stabilimento balneare per procedere ai controlli con più tranquillità. Ma è qui che gli animi si sono surriscaldati. In particolare l’agente che gli ha ritirato la cesta con la merce (fettine di cocco e spiedini di frutta) per sistemarla nel baule della pattuglia, è stata colpita all’altezza del petto finendo contro la vettura (per lei passaggio in pronto soccorso e prognosi di quattro giorni). Il 53enne si è poi allontanato verso lo stabilimento promettendo di aizzare contro la Municipale tutta la spiaggia.

È intervenuta una seconda pattuglia; gli agenti lo hanno seguito raggiungendolo nella veranda dove l’uomo ha dato in escandescenze tentando di sferrare calci e pugni e poi brandendo una sedia. Intanto diversi bagnanti si sono schierati in suo favore, cercando di scoraggiare l’azione della Municipale. In due – i più esagitati – sono poi stati identificati: ora rischiano l’accusa di favoreggiamento.

Per il 53enne – difeso dall’avvocato Gianluca Vichi e con piccoli e datati precedenti – dopo un paio di notti in cella di sicurezza, ieri mattina è stata la volta dell’udienza di convalida. Davanti al giudice Milena Zavatti e al vpo Lorenzo Casalboni, l’imputato ha chiesto scusa per l’accaduto spiegando di essere stato nervoso, ammettendo di essersi sbagliato e assicurando di non essersi mai comportato così prima. Scuse che ha voluto ripetere di persona alla vigilessa ferita pure fuori dall’aula non appena tornato libero dopo la convalida dell’arresto.

Il processo a suo carico, come chiesto dalla difesa, è stato aggiornato a fine ottobre: l’uomo entro quella data potrebbe decidere di risarcire l’agente. Nel frattempo, per decisione del questore, non potrà fare ritorno né a Ravenna né a Cervia.