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SARA’ un consiglio comunale caldissimo quello in programma questa sera a Palazzo Merlato. In discussione c’è la vendita delle reti comunali del gas ad Hera ad un prezzo di 57,9 milioni di euro. Alvaro Ancisi, leader di Lista per Ravenna, segnala gravi illegittimità e anticipa che le segnalerà alla giustizia penale, alla Corte dei Conti e alle Autorità garanti della concorrenza e del Mercato.
«Le reti devono restare di prorpietà pubblica — sostiene Ancisi — ed Hera, gestore del servizio per conto del Comune di Ravenna, non può esserne proprietaria. Ci sono due articoli di legge che lo stabiliscono e i pareri chiesti da Hera agli avvocati non convincono. Chiedo esplicitamente un parere in tal senso al Garante della concorrenza e del mercato». Ancisi ricorda che, in ogni caso, una gara pubblica porterebbe più milioni nelle casse comunali».
Intanto quattro consiglieri comunale del centrodestra, Maurizio Bucci, Sergio Covato, Pietro Martini e Gian luca Palazzetti, oggi alle 12 si incateneranno simbolicamente davanti a Palazzo Merlato «per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su un atto deliberativo che di fatto è un esproprio ai danni dei cittadini e della collettività ravennate. Ricordiamo a Matteucci che i comuni di Forlì e di Cesenatico, retti dal centrosinistra, hanno bocciato tale operazione. «Rispetto tutte le forme di protesta — replica il sindaco Matteucci — anche se quella del centrodestra ricorda vagamente quella dei black blocks. Tralascio il fatto che la stessa scelta è stata fatta sei anni fa a Bologna dalla giunta Guazzaloca. Ma se i consiglieri impediranno l’accesso dei cittadini al Palazzo del Comune, dovrò chiamare le forze dell’ordine».