Ravenna, morto Massimo Matteucci, il sindaco: "Una perdita gravissima per la città"

De Pascale: "Ha saputo guidare con autorevolezza e competenza una delle più importanti imprese cooperative del mondo". Tanti i messaggi di cordoglio

Massimo Matteucci (foto Zani)

Massimo Matteucci (foto Zani)

Ravenna, 15 agosto 2017 - Tutta la città di Ravenna, e non solo, è scossa dopo la notizia della morte di Massimo Matteucci, ex presidente della Cmc, colto da malore ad appena 65 anni, mentre si trovava in barca con amici al largo di Marina di Ravenna.

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale parla di "un grande dolore e una perdita gravissima per tutta la nostra città" e ricorda che "Massimo ha saputo guidare con autorevolezza, competenza e spirito cooperativo una delle più importanti imprese cooperative del mondo, ma ha anche donato sistematicamente grande saggezza ed equilibrio a chiunque abbia avuto la fortuna confrontarsi con lui". De Pascale ricorda l'uomo che "con un semplice sorriso sapeva dire moltissime cose ed affrontare le questioni più complesse". "Ci mancherà moltissimo - chiude -, sperando che possa essere per tutti d'esempio. Le più affettuose condoglianze alla sua famiglia, alla Cmc e a tutto il movimento cooperativo da parte mia, del Comune e della Provincia di Ravenna".

Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, ricorda l'ex presidente della Cmc: "Massimo Matteucci un uomo e un cooperatore speciale. Ci mancherà la sua semplice franchezza!". Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, esprime il proprio cordoglio. "Con Massimo Matteucci - scrive - se ne va una persona che ha rappresentato una figura di primissimo piano di imprenditore attento alle evoluzioni dei mercati e profondamente legato alla propria città. Una figura importante non solo per l'azienda che ha lo ha visto al timone per lunghi anni, ma per l'intero movimento della cooperazione, al quale ha saputo offrire impegno e competenza, nel solco dei valori cooperativi più veri".

Andrea Corsini, ravennate, assessore regionale al turismo, ricorda l'ex presidente Cmc come "una figura chiave per il nostro sistema economico, non solo ravennate. Ha saputo traghettare una grande azienda, la Cmc, attraverso congiunture economiche anche complesse, e lo ha fatto rilanciando con successo questa grande impresa su mercati internazionali, dimostrando capacità imprenditoriali non comuni, sempre nell'alveo dello spirito cooperativo e dell'amore per la propria città".

L'ultima intervista di Massimo Matteucci al Carlino. "I miei 43 anni in Cmc"

Il direttore generale della cooperativa costruzioni di viale Trieste, Roberto Macrì, è commosso mentre lo ricorda: "Era felice, stava sistemando la sua casa di Marina di Ravenna...quando mi hanno dato la brutta notizia sono rimasto senza parole". 

E per la morte di Matteucci, cordoglio viene espresso dal presidente di Cmc, Alfredo Fioretti. "L'improvvisa scomparsa di Massimo ci ha lasciati tutti sgomenti e profondamente addolorati - puntualizza -: credo che non solo Cmc, ma tutto il territorio ravennate e il mondo della cooperazione nazionale abbiano perso un punto di riferimento unico, una grande personalità, riconosciuta per capacità e generosità. Di lui ho sempre ammirato la dote di saper applicare con pienezza i valori della cooperazione in cui credeva fermamente e di saper coniugare, anche nei momenti più difficili, equilibrio e saggezza". "A me - aggiunge ancora Fioretti - ha regalato tanti momenti, che conserverò tutta la vita, che si concludevano sempre con un sorriso e una battuta in dialetto per sdrammatizzare la circostanza. Ci ha salutati in mezzo a quello che era la sua grande passione, il mare. Mi piace pensare che le grandi persone come lui in realtà non ci lascino mai, ma continuino ad accompagnarci in ogni pagina della nostra esistenza, nel presente e nel futuro. Grazie Massimo".

La Cmc tutta si unisce al dolore della famiglia di Matteucci e in una nota ricorda l'imprenditore, "uomo onesto, di grande intelligenza, cultura e umanità", che "ha saputo costantemente tenere insieme i valori cooperativi con le esigenze di una grande impresa internazionale". "Punto di riferimento per giovani e meno giovani - si legge ancora nella nota - , Massimo amava il suo lavoro, la sua cooperativa, la sua città. Il suo sorriso, il suo equilibrio, la sua determinazione mancheranno a tutti noi".

Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, ricorda commosso Massimo Matteucci che, "con la sua più che ventennale guida, ha profondamente innovato la Cmc trasformandola in una grande e moderna impresa, sempre molto legata a Ravenna, che opera a livello internazionale e che così ha positivamente lavorato anche negli anni della crisi che ha colpito fortemente l'edilizia". Patuelli ricorda Matteucci anche per "le sensibilità umane, il metodo della ragione e il pragmatismo che lo caratterizzavano anche di fronte a problematiche complesse".

Il presidente Legacoop Emilia Romagna, Giovanni Monti, affida a un tweet il ricordo di Matteucci, "amico e cooperatore lungimirante con solide radici nella nostra storia".

Il presidente di Legacoop Romagna e Federcoop Nullo Baldini‎ Guglielmo Russo, insieme al direttore di Legacoop Romagna Mario Mazzotti, al presidente di Federazione delle Cooperative Lorenzo Cottignoli e alla direttice di Federcoop Nullo Baldini Daniela Zannoni, ‎parlano della tragica notizia della morte di Matteucci come di "un durissimo colpo per il movimento cooperativo, non solo di Ravenna e della Romagna, ‎ma di tutto il Paese. Perdiamo un grande protagonista della vita economica, sociale e culturale, un uomo di enorme valore che nella sua vita ha saputo compiere scelte strategiche difficili e importanti, sempre nell'interesse dei soci e in difesa dei principi in cui tanto credeva". I cooperatori ricordano anche che "Massimo Matteucci era legatissimo a Ravenna, e si è profuso per lo sviluppo della sua città, di cui è stato punto di riferimento per la vita istituzionale e politica, facendo in modo che la cooperativa costituisse un perno per il mondo dello sport, dell'associazionismo e della cultura". Infine, "Massimo era soprattutto un amico carissimo. Una persona mite e gentile. Una personalità dalla mente lucida e il cui contributo veniva sempre raccolto con la massima attenzione, un uomo di spessore e una bellissima anima. Ci mancheranno più di tutto la sua simpatia e il suo pensiero".

Un sentito messaggio di condoglianze da parte di Charles Tchameni Tchienga, presidente Il Terzo Mondo Onlus, che scrive: "Ciao Presidente, il lavoro che hai svolto nel mondo del volontariato ravennate e al livello internazionale rimarrà per SEMPRE GRANDE come quanto tu sei sempre stato. Mi associo al dolore dei miei volontari per porgere sia alla sua famiglia che alla Cmc di Ravenna le nostre condoglianze".

Cordoglio anche da parte del Pri Ravenna con il segretario comunale Stefano Ravaglia e quello provinciale Eugenio Fusignani che ricordano le "capacità imprenditoriali" di Matteucci, che, "non disgiunte da grandi doti umane, avevano fatto di Matteucci un autentico pilastro nel panorama economico e produttivo della città". "Con lui Ravenna perde un autorevole riferimento e una risorsa che tanto ancora avrebbe dato per la crescita del nostro territorio".