Tragedia nell’Imolese, 25enne di Bagnacavallo si tuffa nel Santerno e muore annegato

Il ragazzo, agricoltore, si è tuffato nel Santerno e non è più riemerso. Il cordoglio della cittadina

Filippo Tamburini, agricoltore 25enne, è morto nel Santerno

Filippo Tamburini, agricoltore 25enne, è morto nel Santerno

Bagnacavallo (Ravenna), 6 giugno 2017 – Si è tuffato nel Santerno, probabilmente per rinfrescarsi in una giornata afosa come domenica scorsa, ma non è più riemerso. E’ morto – nel territorio imolese – un 25enne di Bagnacavallo, Filippo Tamburini, che abitava in via vecchia Traversara 13.

La tragedia è avvenuta, come detto, domenica, nella zona del ‘Mulino di Mezzanotte’, all’altezza di San Miniato, un paio di chilometri a sud di Castel del Rio a circa 25 chilometri a monte di Imola. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 17.30 il giovane, che era in compagnia di un’amica 24enne di Alfonsine, si è tuffato nel fiume non riuscendo più a riemergere e a raggiungere la riva. Non si sa se accusa di un malore.

E’ stata l’amica a lanciare l’allarme. Sul posto sono intervenuti il Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Bologna che hanno recuperato il corpo, il personale del ‘118’ (un’ambulanza e l’elicottero di Bologna Soccorso) e i carabinieri di Castel del Rio. Ma per il giovane non c’era più nulla da fare. Si è trattato di una tragedia e al momento non ci sono ipotesi di reato.

Tante le testimonianze di cordoglio e di affetto nei confronti dei familiari del giovane, molte delle quali sui social network, in particolare su ‘Sei di Bagna se...’, gruppo Facebook al quale il giovane era iscritto col profilo Filippo ‘Chevy’ Tamburini.

Dopo aver conseguito il diploma all’Istituto agrario ‘Scarabelli’ di Imola, da alcuni anni aiutava il padre Michelangelo (Michele per gli amici), titolare di un’azienda agricola a Bagnacavallo nonché proprietario di appezzamenti di terreno coltivati e di un’annessa casa colonica in via Reale, nel territorio alfonsinese, anche se a poca distanza da Voltana. Filippo – come hanno ricordato ieri diverse persone che lo conoscevano – era un giovane cordiale, sempre pronto a farsi in quattro e, nonostante la sua giovane età, già con la ‘testa sulle spalle’ e gran lavoratore. Oltre ad occuparsi dell’azienda agricola di via Vecchia Traversara, spesso si recava nei terreni alle porte di Voltana per aiutare il padre. C’è chi dice di averlo visto anche sabato al volante del trattore impegnato a lavorare nei campi situati in pratica a ridosso dell’argine destro del fiume Santerno. Lo stesso corso d’acqua che diverse decine di chilometri più a monte, per un crudele scherzo del destino, si è purtroppo per lui rivelato una trappola fatale.

Filippo Tamburini lascia la mamma Raffaella (insegnante di matematica al Liceo di Ravenna), il padre, il fratello Edoardo (laureando in Agraria) e una sorella, laureata in Lettere.