Solarolo, morto l’uomo caduto dalla barella

L’incidente il 30 maggio, da allora il 68enne era ricoverato

Un paziente in barella (repertorio)

Un paziente in barella (repertorio)

Ravenna, 17 luglio 2016 - È morto venerdì pomeriggio, dopo 45 giorni dal ricovero in ospedale, Giuseppe Sante Olivieri, il 68enne solarolese che doveva sottoporsi alla dialisi ma nel trasporto era stato fatto cadere dalla barella. L’uomo, con mobilità ridotta, era stato prelevato dalla sua abitazione di Solarolo verso le sette del mattino di lunedì 30 maggio. Doveva essere sottoposto ad un trattamento di dialisi presso la clinica San Pier Damiano. In quel caso si trattava di un servizio che viene definito di ‘taxi sanitario’.

La Pubblica Assistenza ha l’appalto con l’Ausl per il servizio di trasporto e accompagnamento di pazienti che devono essere sottoposti a terapia o a visita medica. Non potendolo effettuare direttamente l’Unità sanitaria si serve di associazioni che operano nel territorio dove spesso autisti o barellieri sono volontari. Arrivati sul posto i due barellieri hanno fatto scendere l’uomo. Qualcosa però non deve essere andata come previsto.

Sembra che uno dei due assi della lettiga non si sia aperto così nel far scendere la barella dall’ambulanza il paziente è caduto per terra. Vista la gravità delle condizioni alla San Pier Damiano è stata fatta arrivare un’ambulanza del 118 che ha portato il 68enne al pronto soccorso di Faenza perché fosse sottoposto ad una Tac. Da qualche giorno però il macchinario è in manutenzione si è deciso di portare il solarolese all’ospedale di Lugo. Qui, dal pronto soccorso, si è provveduto ad avvisare dell’accaduto le forze dell’ordine, i carabinieri di Solarolo. Dall’esame diagnostico è stato evidenziato che la caduta ha provocato al 68enne la frattura di una o più costole e un trauma cranico commotivo così è stato disposto il trasporto al reparto di terapia intensiva del Bufalini.

Da qualche settimana però l’uomo era stato trasferito nel reparto di terapia intensiva di Faenza dove venerdì 15 luglio, verso le 15.15 è deceduto. Sull’episodio era stato aperto un fascicolo dalla Procura che aveva ordinato le indagini ai carabinieri di Solarolo i quali avevano messo sotto sequestro la barella per appurare la dinamica dei fatti. Nel registro erano stati iscritti come indagati i due volontari della Pubblica Assistenza.