Omicidio di Ravenna, telecamere della zona a setaccio

Sequestrate le scarpe di Matteo Cagnoni, oggi l'interrogatorio a Firenze

Matteo Cagnoni e la moglie Giulia Ballestri

Matteo Cagnoni e la moglie Giulia Ballestri

Ravenna, 21 settembre 2016 - Un paio di scarpe è stato sequestrato la notte scorsa nella villa di Firenze dei genitori di Matteo Cagnoni, il dermatologo 51enne ravennate fermato ieri dalla polizia con l’accusa di aver ucciso la moglie Giulia Ballestri, 39 anni, trovata morta nella cantina della villa abbandonata di via padre Genocchi. Oltre alle scarpe, appartenenti a Cagnoni, sarebbero stati sequestrati altri suoi effetti personali e due auto che erano nella sua disponibilità, che verranno ispezionate alla ricerca di tracce di sangue della donna. 

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In base a quanto emerso, non si esclude che le scarpe possano essere quelle le cui impronte sono state trovate dalla polizia scientifica nell’abitazione. Accanto alle impronte, è stata trovata quella del piede nudo della donna. Giulia Ballestri, dopo aver perso conoscenza per i colpi ricevuti alla testa, si sarebbe ripresa tentando un’ultima disperata fuga, ma sarebbe stata subito raggiunta dal suo assassino. In precedenza lei non aveva mai denunciato episodi di violenza da parte del marito, né si era rivolta a centri specializzati. L’udienza di convalida del fermo di Cagnoni è fissata per questa mattina nel carcere fiorentino di Sollicciano. Il legale del medico, l’avvocato Giovanni Trombini del foro di Bologna, ha incontrato l’indagato (omicidio e occultamento di cadavere) in carcere e per ora non si sbilancia. In seguito la Procura di Ravenna disporrà l’autopsia, che servirà a fare luce sull’ora della morte – secondo una prima ispezione cadaverica risalirebbe a 72 ore dal ritrovamento del corpo, avvenuto domenica alle 23.45 – e se prima di essere uccisa la donna sia stata abusata. Trovata senza abiti, le ricerche nei vicini cassonetti dell’immondizia hanno dato esito negativo dato che nel fine settimana erano già stati svuotati.

Il quadro che si sta delineando conferma quella passionale come unica pista al vaglio degli inquirenti. La coppia era in fase di separazione anche se le pratiche ancora non erano state formalizzate. Il medico e la moglie pare avessero trovato un’intesa di massima soprattutto in riferimento alle questioni economiche. Cagnoni avrebbe attirato Giulia Ballestri nella villa disabitata col pretesto di mostrarle dei quadri del nonno. L’uomo aveva scoperto, dopo essersi rivolto a un’agenzia investigativa e controllandole il telefono, che la compagna con la quale era sposato da più di dieci anni aveva avviato un’altra relazione con un imprenditore 40enne, col quale Cagnoni aveva già avuto modo di confrontarsi duramente. Lo stesso nuovo compagno, durante i giorni della sparizione, aveva cercato di chiamare la donna al cellulare, ma lo aveva trovato spento, così come era successo al fratello di lei che poi fatto denuncia di scomparsa.

Il nuovo compagno e alcuni conoscenti della coppia sono già stati sentiti dagli inquirenti, altri lo saranno nelle prossime ore. Ma il lavoro per accertare la responsabilità del medico prosegue. Al vaglio ci sono le immagini delle telecamere della zona, per vedere se hanno catturato i movimenti del dermatologo e della moglie verso la villa. Non solo. Ci sarebbero alcune telefonate che il medico avrebbe fatto domenica sera, ad alcuni amici. Per fissare magari un’uscita insieme. Forse un modo per costituirsi un alibi, ipotesi, sulle quali lavorano gli investigatori.