Il delitto di Ravenna, il funerale di Giulia per pochi intimi

Il delitto di Ravenna, lunedì c'è stato l'addio alla donna in forma privata. Il legale del marito: «Liberatelo»

Giulia Ballestri e Matteo Cagnoni

Giulia Ballestri e Matteo Cagnoni

Ravenna, 27 settembre 2016 - Nel momento del dolore la famiglia di Giulia Ballestri ha scelto uno straziante silenzio: nessun manifesto, nessun coinvolgimento della città, Ravenna, che guardava con una punta di invidia quella coppia perfetta. Lei di buona famiglia, cordiale e benvoluta da tutti, lui il noto dermatologo Matteo Cagnoni che, secondo la procura, venerdì 16 avrebbe ucciso la moglie a bastonate in una villa di proprietà, da tempo abbandonata, nel cuore di Ravenna.

Nel momento del dolore, a piangere la 39enne, c’erano i familiari, pochissimi amici, i più cari, e i tre bimbi della coppia ai quali qualcuno deve aver trovato le parole più pesanti che si possa mai pensare di dover dire, per spiegare che la mamma non c’era più. Un piccolo corteo funebre dietro la bara coperta da un cuscino di fiori bianchi, ha percorso ieri mattina presto il vialetto che porta alla chiesa di San Giovanni Evangelista, in pieno centro.

Dopo il rito funebre e quando ormai la chiesa era deserta, una persona rimasta anonima, ha deposto un mazzo di fiori vicino all’altare e un messaggio «Sarai sempre nel mio cuore». Pochi gli amici cari ai quali Giulia aveva confidato che da mesi viveva nel terrore del marito, che l’aveva fatta seguire da un investigatore privato e le aveva clonato il cellulare. La ricattava anche. I due si stavano separando, anzi pare che la separazione fosse già pronta.

Venerdì mattina, secondo quanto ipotizzato dalla procura di Ravenna, il dermatologo 51enne l’avrebbe attirata con una scusa nella villa abbandonata di famiglia per poi ucciderla a bastonate. Una furia senza controllo. L’uomo è stato arrestato lunedì 19 a Firenze, nella casa dei genitori, ed è stato portato in carcere con l’accusa di omicidio aggravato, violenza sessuale e occultamento di cadavere. Ma si è professato innocente. Tanto che il suo difensore, Giovanni Trombini, ieri ha depositato istanza di riesame al tribunale di Firenze per la scarcerazione.

Come spiega il legale, il ricorso al tribunale del riesame viene presentato contro l’ordinanza emessa dal gip di Firenze che il 21 settembre ha poi convalidato l’arresto. Al momento, però, l’istanza è priva di ‘motivi a sostegno’, potendosi riservare la difesa la loro formulazione in un momento successivo. La difesa di Cagnoni è in attesa di conoscere un’eventuale provvedimento di custodia del gip di Ravenna, territorialmente competente.