Omicidio Ballestri, Cagnoni trasferito a Ravenna

Il dermatologo portato al carcere di via Port’Aurea Ordine della Procura. Condivide la cella con un altro detenuto

Matteo Cagnoni è accusato dell'omicidio della moglie, Giulia Ballestri

Matteo Cagnoni è accusato dell'omicidio della moglie, Giulia Ballestri

Ravenna, 22 ottobre 2016 - Da Ravenna mancava dal giorno della morte della moglie, il 16 settembre scorso. Matteo Cagnoni è tornato venerdì mattina in città. E lo ha fatto con un furgone della Penitenziaria che lo ha scortato dal carcere fiorentino di Sollicciano nel quale si trovava dal 19 settembre, giorno del fermo. Ora condivide con un altro detenuto una cella a Port’Aurea.

Non lo aveva chiesto lui di fare ritorno. Del resto i suoi genitori, così come molti dei suoi parenti più stretti, vivono a Firenze. E al momento sono loro gli unici che gli fanno visita in carcere. Inoltre dopo l’accaduto, Ravenna non appare essere certo una città ‘amica’. Poco importa che il 51enne dermatologo si sia fin qui detto innocente: l’efferatezza del delitto a lui attribuito e soprattutto la forza degli elementi che l’accusa (pm Alessandro Mancini e Cristina D’Aniello) è sicura di avere fin qui raccolto, hanno contribuito a formare un’opinione pubblica abbastanza diffusa e uniforme nei suoi confronti.

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