Ravenna, un centinaio di persone commemora il gerarca fascista

Oggi l’anniversario della morte di Ettore Muti, nessun saluto romano. Gli antagonisti erano cinque

Un momento della commemorazione di ieri mattina

Un momento della commemorazione di ieri mattina

Ravenna 27 agosto 2017 – Un centinaio di persone provenienti da varie città d’Italia hanno commemorato in mattinata, all’esterno del cimitero monumentale di Ravenna, l’anniversario della morte di Ettore Muti, il gerarca fascista di origine ravennate ucciso il 24 agosto del 1943 a Fregene, in provincia di Roma, nel corso del suo fermo e tra i militari più decorati della storia delle forze armate.

Una commemorazione segnata alla vigilia da accese polemiche politiche e caratterizzata per la prima volta da quando si tiene (l’anno 1959) dall’assenza delle spoglie di Muti dalla tomba all’interno del cimitero. La partecipazione alla commemorazione, forse proprio grazie alle polemiche, è stata caratterizzata da una presenza molto più accentuata rispetto agli anni precedenti.

Davanti a una presenza massiccia di forze dell’ordine tra Carabinieri, Polizia di Stato e Municipale, verso le 10.20 si è formato un corteo che, a passo lento, ha raggiunto il monumento dei Marinai che si trova a fianco del vicino portocanale e alla base del quale di prima mattina era stata sistemata una lapide con la foto di Muti e un’ampolla di acqua benedetta. Non si sono segnalati saluti romani; gli antagonisti, in totale cinque o sei, hanno seguito il tutto alla distanza.