Ravenna, la Finanza sequestra un carico di microonde cinesi al porto

I prodotti importati, per un valore di 50mila euro, non avevano alcuna etichetta che ne riportasse la reale provenienza

Operazione delle Fiamme gialle

Operazione delle Fiamme gialle

Ravenna, 27 aprile 2017 - Nuovo ‘colpo’ della guardia di Finanza di Ravenna che, a pochi giorni dall’ultima operazione al porto, ha sequestrato un nuovo container carico di elettrodomestici cinesi importati in violazione del ‘Made in Italy’. Sugli imballaggi dei prodotti importati – per la precisione forni a microonde per un valore complessivo di oltre 50mila euro – non vi era apposta alcuna etichetta recante la reale provenienza degli stessi, circostanza in grado di indurre nei futuri acquirenti finali la convinzione che si trattasse di prodotti di origine italiana e non di fabbricazione cinese.

Per tali ragioni la merce è stata sottoposta a sequestro e all’importatore è stata contestata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 10mila a un massimo di 250mila euro. L’azienda italiana potrà rientrare in possesso dei prodotti sequestrati solo dopo aver pagato la sanzione e ottemperato, a sue spese, all’obbligo di apporre su ciascun dispositivo, in modo chiaro ed evidente, la dicitura recante la corretta indicazione d’origine. In caso contrario i beni saranno definitivamente confiscati. L’operazione è frutto della collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e le Fiamme Gialle di Ravenna, a presidio della legalità dei traffici commerciali che interessano il porto bizantino.