Ravenna, maxi sequestro giocattoli e prodotti contraffatti al porto

L'operazione dei funzionari dell'Ufficio delle Dogane e dei finanzieri

Parte del materiale sequestrato

Parte del materiale sequestrato

Ravenna, 19 febbraio 2018 – Sono oltre 178 mila i prodotti contraffatti e non conformi alle norme sulla sicurezza dei consumatori sequestrati, nei giorni scorsi, dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ravenna e dai finanzieri del Comando Provinciale di Ravenna nell’area portuale.

Si tratta di merce giunta dalla Cina per essere distribuita in Italia e destinata ai più piccoli, come giocattoli, peluche, sticker, consolle e accessori per sale giochi, ma anche capi di abbigliamento, articoli per telefonia e altri articoli che, fin dalle prime fasi del controllo, evidenziava una bassissima qualità della manifattura, con difetti di fabbricazione quali, ad esempio, l’uso di materiali e colori visibilmente scadenti. Connotazioni tipiche dei prodotti contraffatti, realizzati anche in violazione delle più elementari norme a tutela della sicurezza degli utilizzatori, in questo caso evidentemente anche bambini.

Tra i numerosissimi prodotti sequestrati, infatti, vi sono palline, portachiavi, penne, portamonete, palloncini gonfiabili e confezioni di peluche e sticker raffiguranti noti personaggi del mondo dei cartoni animati, quali Spider Man, Pokemon, Smile, Emoji, Winnie The Pooh, Topolino, Hello Kitty, Doraemon, Dora, Spongebob, Principessa Sofia, Peppa Pig, Angry Birds, Little Pony, Frozen, Pikachu, Tom & Jerry, Minions, Captain America, Fragolina, Power Ranger, Barbie, Sirenetta e Trenino Thomas.

Sequestrati anche alcuni modellini di automobili radiocomandate confezionate in scatole con logo della Ferrari, macchine e consolle per sale giochi raffiguranti personaggi dei Transformers e dei Minions nonché decine di migliaia di gettoni metallici utilizzabili nelle sale giochi, riportanti su entrambi le facce il disegno di Topolino, anch’esso non originale. Presenti anche alcuni capi di abbigliamento contraffatti, in particolare alcune centinaia di magliette con sopra il marchio Burberry.

L’importatore, un imprenditore cinese di 40 anni, residente e gestore di un esercizio pubblico nel bolognese, è stato denunciato per introduzione in Italia di merce contraffatta nonché segnalato alla Camera di Commercio per violazione alla normativa sulla sicurezza dei prodotti.