Sparatoria a Lido di Classe, arrestato un sottufficiale dei carabinieri

E' stato lui a puntare la pistola contro il collega a capo della caserma di Savio durante un controllo

Sparatoria a Lido di Classe, arrestato un sottufficiale dei carabinieri

Sparatoria a Lido di Classe, arrestato un sottufficiale dei carabinieri

Ravenna, 16 dicembre 2017 - Era stato un sottufficiale dei carabiniere  a puntare il 10 novembre scorso una pistola contro il maresciallo maggiore a capo della caserma di Savio durante un controllo in via Canale Pergami a Lido di Classe. E' la clamorosa conclusione alla quale sono giunti i militari ravennati del Rono e che ha portato in carcere un luogotenente di 55 anni in servizio a Roma, in quel momento in casa in convalescenza per ragioni di servizio.

La pistola usata nell'occasione, poi finita nel canale al termine della colluttazione, è risultata rubata a un sottufficiale della guardia di Finanza sempre in servizio a  Roma.

Assieme al 55enne, come stabilito dalla medesima ordinanza del Gip del tribunale di Ravenna applicata un paio di settimane, in carcere c'è finito anche un 45enne romano con precedenti per droga. E il controllo dell'auto su cui oltre ai due viaggiava un terzo uomo, tutt'ora ricercato, è avvenuto poche ore dopo il sequestro a Savio di un furgone con oltre 2,5 tonnellate di droga tra hashish, olio di hashish e marijuana e l'arresto di quattro persone, tre albanesi e un torinese. Ancora da chiarire l'eventuale ruolo del 55enne e il 45enne in tal senso.

Per ora i due devono rispondere a vario titolo, oltre che di ricettazione e porto abusivo di pistola, lesioni e resistenza, anche di tentata rapina: chi puntò l'arma contro il petto del maresciallo maggiore di Savio e l'appuntato scelto con lui in pattuglia, intimò a un complice di prendere loro le armi. Operazione non riuscita grazie alla resistenza offerta dai militari. Il Gip ha escluso per ora il tentato omcidio sebbene nella colluttazione fosse stato esploso un colpo (FOTO). Sul punto, la Procura (Pm titolari Alessandro Mancini e Monica Gargiulo) ha fatto appello. Anche le difese dei due arrestati hanno presentato Riesame contro le misure cautelari.