Gli studenti alla scoperta dei mestieri: giovanissimi ‘a scuola di bottega’

Faenza: lo scorso anno tutti gli stage si sono conclusi positivamente

IN CAMPO I ragazzi che stanno  partecipando al progetto. Sotto insieme alla tutor Lisa

IN CAMPO I ragazzi che stanno partecipando al progetto. Sotto insieme alla tutor Lisa

Faenza (Ravenna), 2 marzo 2016 - Camerieri, falegnami, vivaisti e tanto altro. Il sogno lavorativo di giovanissimi studenti diventa realtà grazie ad un progetto in collaborazione tra imprese, scuola ed una cooperativa. I giovani e il lavoro è una delle incognite più grosse della nostra epoca. Se non una soluzione un’idea di quello che potrebbe aspettare i ragazzi dopo la scuola dell’obbligo la potrà dare il progetto ‘Le botteghe di mestiere’, arrivato quest’anno alla sua seconda edizione, rivolto ai ragazzi delle scuole medie.

Uno dei problemi che afflige questa fascia di età, l’adolescenza, è il fenomeno della dispersione scolastica. Su questo ha lavorato la cooperativa Sacra Famiglia mettendo a punto ‘A scuola di bottega, perché nessuno si perda’ . «Il progetto – ha raccontato ieri mattina Maria Grazia Giovannini, presidente della cooperativa Sacra Famiglia – vuol valorizzare le abilità dei ragazzi attraverso laboratori in aziende durante l’orario scolastico. In questo modo i ragazzi potranno scoprire e a mettere a frutto i propri talenti rendendosi conto che vale la pena terminare il percorso scolastico. La forza del progetto è che lo stage si svolge al di fuori delle mura scolastiche e le ore di bottega sono equiparate ad una materia».

La scuola dei mestieri coinvolge, per questa seconda edizione, le scuole medie degli istituti Matteucci, Carchidio-Strocchi, Europa e Bendandi-San Rocco e vedrà impegnati nove ragazzini in altrettanti aziende: Agrintesa, Falegnameria Totem E Tabù, Azienda agricola Leone Conti, Fm Ristorante e Caffè, Autocarrozzeria Romagna, Pasticceria Cenni, Molino Morini, Eventi Catering e Dalpane Vivai. «La cosa più importante – concludono gli organizzatori – è che nella passata edizione della Scuola dei Mestieri tutti gli stage si sono conclusi positivamente con una eccellente performance nell’esame finale e il 75% dei ragazzi, una volta terminato, hanno deciso di seguire la strada lavorativa ‘segnata’ dallo stage. «E’ un bellissimo strumento – ha sottolineato il sindaco Giovanni Malpezzi – per orientare i giovani al lavoro». La dirigente Marisa Tronconi dell’Istituto Bendandi San Rocco ha invece sottolineato «l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro nelle ore di lezione mentre Raffaele Drei, presidente di Agrintesa, ha ricordato che «malgrado le rigide norme sulla sicurezza in azienda si tratterà di un momento importante di arricchimento formativo per i ragazzi come quando in passato andavano a bottega potevano iniziare ad apprezzare il lavoro».

L’adesione al progetto parte dalla segnalazione delle scuole di quei ragazzi che sono maggiormente inclini all’esperienza sondando il campo d’interesse. Lo stage è articolato in dieci giornate. Prima lezione, la sicurezza negli ambienti di lavoro. Otto lezioni nelle aziende e l’ultima durante la quale chi ha effettuato l’esperienza la racconterà ai propri compagni. «Dopo la scuola – ha raccontato Salvatore – uno degli studenti della media Martiri di Cefalonia (dell’Istituto Bendandi) che farà il suo stage al Ristorante Fm dello chef Fabrizio Mantovani e che sarà impegnato nel lavoro di sala seguito dal tutor, Lisa- mi piacerebbe continuare frequentando l’istituto Alberghiero».