Abusata e drogata a ripetizione, 2 condanne

La ragazzina all'epoca dei fatti aveva nemmeno 14 anni

Studenti

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Ravenna, 19 gennaio 2017 - Andava a ripetizione: ed era lì che aveva conosciuto il fidanzato della professoressa. Lui all’inizio aveva abusato di lei, ma poi i due avevano avuto una relazione clandestina e consenziente. In tutto questo nei guai c’era finita anche la professoressa visto che i tre qualche volta fumavano spinelli assieme. La protagonista dell’accaduto all’epoca non aveva nemmeno 14 anni: soglia che è costata all’uomo, un'ultra quarantenne italiano, la condanna in abbreviato a otto anni di carcere per violenza sessuale e atti sessuali con minore. Mentre la compagna, che lo ha poi perdonato, è stata condannata a un anno per spaccio aggravato. Il gup Rossella Materia ha pure riconosciuto alla giovane (parte civile con l’avvocato Paola Brighi) 100 mila euro di risarcimento.

La vicenda era approdata sui tavoli della magistratura (pm Daniele Barberini) quando il padre della ragazzina aveva presentato denuncia contro ignoti dopo avere avuto sospetti circa la relazione con quell’uomo di vent’anni più grande di lei. E la ragazzina, sentita in un contesto protetto e tutelata dai servizi sociali attraverso l’avvocato Christian Biserni, aveva finito per tirare in ballo pure il genitore (in separato fascicolo è accusato di maltrattamenti ed è difeso dall’avvocato Michele Dell’Edera). In ogni modo, aveva parlato a lungo della relazione con il fidanzato dell’insegnante di ripetizione. Aveva detto che all’inizio lei non voleva, ma che poi era nata una storia. Alla fine lei lo aveva pure rivelato all’insegnate con tanto di richiesta di chiarimento a tre.

L’apertura del fascicolo aveva fatto scattare una perquisizione mirata della polizia. E gli inquirenti della Mobile tra le altre cose avevano trovato numerosi sms che provavano la relazione tra i due. Tra questi, c’era pure un lungo messaggio nel quale l’uomo, dopo che la fidanzata-insegnante aveva scoperto tutto scatenando tensioni, si era rivolto a un familiare per spiegare di avere perso la testa per quella ragazzina ma di averla lasciata. Sul punto, la difesa (avvocato Lisa Venturi) ha sostenuto con non c’era stata mai nessuna coercizione. E che i rapporti sessuali erano accaduti quando lei aveva compiuto i 14 anni, soglia per la legge al di sotto della quale si configura sempre la violenza sessuale. Il gup ha però valutato altrimenti: per capire perché, dovremo aspettare le motivazioni della sentenza.

a.col.