«Quella straordinaria serata del Trebbo»

Il ricordo di Tommaso De Biase, storico corrispondente del Carlino. Oggi in Duomo i funerali

Tommaso De Biase con Tolmino Baldassari

Tommaso De Biase con Tolmino Baldassari

Cervia (Ravenna), 23 settembre 2014 - Con Tommaso De Biase se n’è andato, oltre al carissimo amico Masetto, il primo e puntualissimo critico (come vedremo) e forse l’unico testimone del tempo del nostro esordio (di Toni Comello e di chi scrive) con il Trebbo Poetico, ‘mirante a rinnovare il gusto del pubblico per la poesia italiana antica e moderna’ così come riportiamo dall’Enciclopedico Treccani. Pochi mesi prima, estate del 1955, organizzammo nel Camping Enal di Milano Marittima, dove lavoravo, un recital di poesie approfittando della presenza, tra i campeggiatori, di un giovane (Toni Comello) da Mogliano Veneto e residente a Milano, che diceva poesie in modo del tutto straordinario e diverso dagli attori più famosi del tempo. Il successo fu, a dir poco, travolgente, la poesia italiana aveva finalmente trovato la sua vera voce.

Il sindaco di Cervia, l’indimenticabile Gino Pilandri, fu talmente toccato che ci propose di ripetere qualcosa di simile nel prossimo inverno, a Cervia.

Così il 7 gennaio del 1956, Comello e chi scrive, iniziarono, a Cervia, nella sala dell’allora asilo comunale, la lunga serie dei Trebbi Poetici (un alternarsi di brevi commenti introduttivi alle dizioni di Comello) che per 5 anni portammo, si può dire, in tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, nelle sale, piazze, teatri, scuole e con tournèe all’estero presso gli Istituti italiani di Cultura, comitati della ‘Dante’, università ecc.

Tutto questo per circa duecento trebbi, molti dei quali con la presenza dei maggiori poeti del nostro Novecento, quali Ungaretti, Montale, Quasimodo, Gatto, Caproni, Sereni, Valeri, Pasolini...

Per ritornare a quel 7 gennaio 1956 , a quell’inizio di quella nostra avventura che mise a contatto diretto del pubblico, di piccoli, medi e grandi centri, la poesia italiana di ogni tempo da Dante a Poliziano, da Leopardi a Pascoli, da Ungaretti a Montale, a Pasolini e così via, per ritornare a quella serata, dicevamo, vive il ricordo di una sala piena, incuriosita, inconsapevole di assistere, quella sera, al battesimo della più singolare e irripetibile avventura che mai la poesia avesse espresso fino ad allora.

Infatti il programma di quella sera e delle altre a venire, fu un rapido excursus a partire da ‘Romagna’ di Pascoli, fino ai contemporanei, del tutto o quasi ignorati dal pubblico, ma che da allora, così affermava il sindaco Pilandri, incominciò a conoscere e ammirare.

Quella sera era presente anche Tommaso De Biase, giovane corrispondente del ‘Resto del Carlino’ che noi non conoscevamo, il quale recensì la serata con un articolo pubblicato il 10 gennaio del 1956 e che qui si riporta nel suo passaggio essenziale ‘un grande pubblico affollava la sala dell’Asilo San Giuseppe di Cervia, accorso per ascoltare l’attore Toni Comello e Walter Della Monica (commentatore)...più che meraviglia dobbiamo definire vero e proprio entusiasmo il sentimento che Toni Comello ha trasmesso al pubblico, alle prime battute di ‘Romagna’ del Pascoli, allorchè (lo stesso pubblico) si è accorto di avere di fronte non un comune declamatore di versi, ma un interprete eccezionale, efficace, sensibile, nuovo’.

Grazie ancora, caro Masetto.