«Sei una poco di buono» e la pesta fino a farla svenire

Violenza domestica a Faenza: una donna moldava di 34 anni picchiata dal marito. Lui spesso beveva e giocava alle macchinette del videolottery. Ora si trova in carcere

BOTTE Un carabiniere mostra una foto delle lesioni riportate dalla donna

BOTTE Un carabiniere mostra una foto delle lesioni riportate dalla donna

Faenza, 30 luglio 2016 – «Poco di buono, animale, donna sporca e stupida». Era questo il benvenuto che dava a sua moglie già due mesi dopo il matrimonio. Dopo due anni di convivenza fatti di botte e soprusi la scorsa sera ha aggredito la giovane donna sbattendole il capo per terra e lasciandola svenuta. L’uomo, un 34enne della Moldavia, dopo l’intervento dei carabinieri, è stato arrestato. «Mi picchiava perché mia suocera diceva che ero una poco di buono e non lavoravo». Questo il tremendo racconto fatto da una 34enne originaria della Moldavia e residente a Faenza. Teatro delle violenze un appartamento in pieno centro dove vivono i due. Giovedì, verso le 19.30, il marito è rincasato già su di giri riservando il ‘solito’ trattamento alla moglie: insulti e offese, prima di andarsene. La donna, temendo, come già accaduto in passato, che sarebbe tornato ubriaco e poi l’avrebbe picchiata, si è barricata in casa. Alle 21 il marito, ubriaco, ha tentato di aprire la porta, ma resosi conto che era chiusa dall’interno ha preso l’uscio a spallate. Per non svegliare il vicinato la 34enne ha acconsentito ad aprire. L’uomo non ha perso tempo e l’ha riempita di botte sino a, secondo il racconto della donna, afferrarla per il capo sbattendoglielo contro il pavimento così forte da farle perdere i sensi. Verso le 21.30 nell’abitazione è rincasata una connazionale ospite. La donna ha trovato la sua amica ancora svenuta e il marito, dopo aver farfugliato qualcosa, è sceso in strada.

L’amica, dopo aver fatto riprendere i sensi alla 34enne, ha chiamato i carabinieri. Una pattuglia è arrivata sul posto e ha chiesto l’intervento di un’ambulanza mentre l’uomo è stato portato in caserma dove non ha accennato a calmarsi e anzi se l’è presa con i militari oltre che dare in escandescenza. La giovane è invece stata medicata all’ospedale dove è stata giudicata guaribile in dieci giorni. La 34enne ha poi raccontato ai carabinieri gli episodi di violenza fisica iniziati qualche mese dopo il matrimonio nel 2014. Un racconto fatto di insulti, offese, botte e soprusi partiti dalla madre dell’uomo che la accusava di essere una poco di buono e di non lavorare. Pare che all’origine dei litigi tra la coppia invece ci sia l’inclinazione dell’uomo a bere molto oltre che a giocare alle macchinette del videolottery, cosa che aveva compromesso la situazione economica familiare. Quando la moglie aveva saputo del problema, lo scorso anno, ne aveva parlato con il coniuge che in tutta risposta l’aveva picchiata (secondo il suo racconto) per due giorni di seguito. Pare che la donna sperasse in un ravvedimento del marito e per questo non ha mai sporto denuncia e non si è mai rivolta all’ospedale. Il 34enne è stato arrestato per maltrattamenti, lesioni personali e danneggiamento. E il Pm ne ha disposto la custodia in carcere è stato condotto ieri mattina dai carabinieri.