Giro di droga tra gli adolescenti

Indagine dei carabinieri. Arrestato un ventenne che spacciava a scuola

Controlli dei carabinieri (foto Newpress)

Controlli dei carabinieri (foto Newpress)

Ravenna, 28 marzo 2015 - «HAI portato lo zaino?», «Ricordati la felpa». Termini che fanno parte della vita quotidiana degli adolescenti ma che nei messaggini su WhatsApp venivano utilizzati per indicare la droga.

C’è un altro troncone, emerso dall’indagine che la scorsa estate ha scosso Ravenna, e che riguarda lo spaccio di droga tra i giovanissimi. Da quell’operazione dei carabinieri, che vede indagati oltre quaranta minorenni, - ragazzi della Ravenna bene, studenti - marginalmente è emerso un altro ‘gruppetto’ di giovani, di qualche anno in più, sempre dediti allo spaccio a scuola, nei parchi, nei luoghi di ritrovo degli adolescenti. Due denunce nelle scorse settimane, ieri un arresto.

I CARABINIERI della Stazione di Marina di Ravenna ieri mattina hanno effettuato una perquisizione delegata dall’Autorità giudiziaria per cercare ulteriori fonti di prova nell’ambito dell’inchiesta che vede protagonisti i giovanissimi. I militari all’alba hanno bussato alla porta di uno studente, un ventenne che frequenta le scuole superiori originario della Romania.

Nella sua abitazione hanno trovato 55 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana e 13 dosi di hashish già pronte per essere cedute. È stato inoltre sequestrato altro materiale diretto all’attività di spaccio come un bilancino elettronico di precisione, due grinder trita erba, delle bustine recanti come stemma una pianta di marijuana e la somma di 345 euro in contanti. Il ventenne è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo di oggi.

Questa indagine riguarda ragazzi dai 16 ai 20 anni. Lo spaccio avveniva nelle scuole superiori, ma non solo, il giovane andava dove i baby-assuntori, tramire messaggini, lo richiedevano. I carabinieri sono risaliti a lui grazie ai social network, in particolare agli scambi di informazioni, seppur cammuffate, effettuati tramite WhatsApp. I ragazzi si davano appuntamento parlando di felpe e zaino, salvo poi tradirsi: «Porta lo zaino. Guarda che io l’ho fumato tutto». Stanno intanto volgendo al termine gli interrogatori dei ragazzi - tutti dai 13 ai 16 anni - coinvolti nel giro di droga emerso quest’estate. Sono oltre 40 gli indagati e in un caso, mentre i carabinieri cercavano le prove dello spaccio, negli smartphone vennero fuori anche video pedopornografici.

Un quadro inquietante, in particolare per l’età dei giovani assuntori e spacciatori, un fenomeno che, man mano si approfondiscono le indagini, appare sempre più preoccupante.