Marina di Ravenna, 12 dicembre 2016 – Stabilimenti balneari-centro storico di Marina: cronaca di un matrimonio più che difficile. Anche il dibattito seguito alle novità proposte dal sindaco De Pascale a proposito di spiaggia aperta di sera (stabilimenti fruibili tutto l’anno, possibilità di organizzare feste tutte le sere, compresa la domenica, fino all’1 e fino a mezzanotte solo il venerdì e il sabato) ripropone lo storico steccato tra le due ‘anime’ di Marina di Ravenna. La crisi economica degli ultimi anni ha poi accentuato questo divario, tanto che i cartelli ‘vendesi’ e ‘affittasi’ apposti su esercizi commerciali e abitazioni ormai non si contano più.
A fine anno chiuderà il negozio di gastronomia e macelleria ‘Il girarrosto’ di Sandra Soliani, in via Vecchi. Sempre in questa via hanno chiuso i battenti la pasta fresca-gastronomia, l’ortofrutta e il bar latteria. Da qualche settimana è comparso il cartello affittasi sulle vetrine della gelateria Zoffoli, «un’istituzione per Marina – come spiega il presidente della Pro Loco della località, Marino Moroni – ma anche per questa attività i margini si sono ristretti parecchio».
Chi cerca nuovi gestori per questo locale è l’agenzia immobiliare Studio Emme di Rosanna Mazzotti: «Se non si detassano gli imprenditori che investono anche in queste attività non c’è futuro. I costi del personale sono alle stelle, e non si può andare avanti. Di fronte ai miei uffici, in via Spalato, c’era una storica merceria, ma anche lei è stata costretta a chiudere».
Per i ristoranti e le pizzerie da alcuni anni è in atto una vera e propria ecatombe. Il Porto, a due passi dalla darsena pescherecci, è stato chiuso alcuni anni fa, poi è stato riaperto da ristoratori cinesi solo per il periodo estivo. La pizzeria Saporetti è chiusa. Il Sorriso è chiuso da alcuni anni. Molti dei locali che non hanno abbassato definitivamente le saracinesce cambiano gestione molto spesso.
«Se non si riequilibria il rapporto tra centro e stabilimenti balneari per noi non ci sarà futuro – commenta Luigi Panicchi, titolare del Sorriso in viale delle Nazioni – . Io vorrei trasformare il mio locale in tre attività: birreria, ristorante e negozio, ma non trovo gestori a cui affittarli. Se i bagni non chiudono alle 21 e magari hanno una sola serata di apertura, nessuno verrà più verso il centro. Inoltre manca una discoteca che richiami i giovani verso la parte vecchia della località. O c’è un accordo o noi chiudiamo tutti».