La Western Atlas vuole lasciare Ravenna

Altra tegola sul settore off shore. L’azienda, che conta 50 dipendenti, intende trasferire il personale a Pescara. Sciopero il 18 luglio

Una paittaforma off shore, una realtà sempre più in crisi

Una paittaforma off shore, una realtà sempre più in crisi

Ravenna, 7 luglio 2016 - Martedì 5 luglio si è svolta l’assemblea dei lavoratori di Western Atlas, azienda storica che opera nel settore petrolifero on shore e off shore, una delle prime service company a insediare la propria base a Ravenna sin dai primi anni ‘80 e acquisita nel ‘96 dalla multinazionale Baker Hughes, che ne ha mantenuto nome e ragione societaria e che oggi conta ancora circa 50 dipendenti.

Nei giorni scorsi il management della multinazionale americana ha convocato le Rsu aziendali e le organizzazioni sindacali nazionali di categoria Filctem Femca e Uiltec per comunicare l’intenzione di trasferire tutto il personale nella base di Pescara, abbandonando Ravenna e lasciando solo un eventuale ‘avamposto’ di riferimento vicino al maggior cliente ‘Eni upstream’. I lavoratori e le organizzazioni sindacali territoriali esprimono la loro totale contrarietà a questa scelta, contestano questa decisione e proclamano da subito lo stato di agitazione e una prima giornata di sciopero per il prossimo 18 luglio .