Sparite le macchine da cucire, la rabbia delle donne immigrate

Denuncia dell’associazione di volontariato Città Meticcia

Alcune donne dell’associazione città Meticcia al lavoro

Alcune donne dell’associazione città Meticcia al lavoro

Ravenna, 28 aprile 2016 - Hanno rubato otto macchine da cucire, compresi i fili, le prolunghe e anche i detersivi per i pavimenti. Nel mirino dei ladri è finita la sede del laboratorio di cucito dell’associazione di volontariato Città meticcia, che lavora con donne e bambini immigrati. Tre stanze in via Eraclea sono state saccheggiate una della scorse notti. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno visto le finestre al piano terra spalancate.

«Ci hanno chiamato – racconta Marinella Gondolini, presidente di Città meticcia – e siamo corse a vedere. Quando abbiamo chiamato la polizia, gli agenti hanno detto che in tanti anni di servizio non si erano mai imbattuti in un furto del genere. È stato un brutto colpo, io ho anche pianto». Le macchine da cucire erano usate, tranne un paio, e non avevano valore commerciale, avevano però valore per le donne che partecipavano ai laboratori. La sede si trova all’interno delle case popolari di via Eraclea, tre stanze che nel 2015 l’Acer, l’assessorato alle politiche giovanili e il Comune hanno dato all’associazione perché organizzasse un lavoratorio di cucito per donne immigrate e non, e corsi di insegnamento della lingua italiana.

«Abbiamo lavorato tanto per allestire questo ambiente – prosegue Marinella Gondolini – e costruire il laboratorio con l’aiuto della cittadinanza. Le dõnne hanno gradito tantissimo, partecipando numerose. Sono nigeriane, nordafricane e anche macedoni. Noi lo abbiamo chiamato laboratorio di parole e cucito perché qui le donne oltre a cucire, chiacchierano, fanno amicizia, si integrano». Gli aiuti sono arrivati da tanti, Titilope Hassan, una donna africana, aveva regalato al laboratorio molte stoffe e abiti modello africani.

«Abbiamo fatto una sfilata alla festa del volontariato 2015 – racconta Marinella Gondolini – e siamo stati presenti al Festival delle culture dell’anno scorso. Ora avevamo in programma di partecipare ad una festa del quartiere e ci stavamo preparando per il prossimo festival delle Culture con un banchetto di vendita di abbigliamento fatto con le stoffe africane per autofinanziare il laboratorio. Ora però non abbiamo più niente». Ma Città meticcia non si arrende e fa un appello alla cittadinanza affinché il laboratorio riprenda vita. «Se avete a casa delle machine che non usate più – conclude la presidente dell’associazione – o anche non funzionanti, le riceveremo e provvedermo a riparale. Potete contattarci al 3381554196 o al 3287431443».