Operativa la fusione in Bper. In città la direzione Romagna

Ravenna, 25 novembre 2014 - DA IERI è operativa la fusione per incorporazione in Banca popolare dell’Emilia Romagna della Banca popolare di Ravenna. La stessa operazione ha interessato altre due banche del Gruppo Bper: Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca della Campania. «Si completa così – commenta il gruppo bancario – un importante progetto di riorganizzazione che ha l’obiettivo di consolidare il radicamento nei territori, ottimizzare i servizi alla clientela e perseguire i migliori risultati di efficienza gestionale, ottenendo importanti sinergie di costi e ricavi». Il nuovo modello operativo nazionale dell’istituto si basa ora su nove direzioni territoriali.

A Ravenna ha sede la direzione territoriale Romagna, che comprende anche le aree di Cesena e Rimini. Direttore territoriale è Massimo Versari. Il gruppo bancario conta su 793 filiali. «Il nuovo assetto prevede un’ampia autonomia operativa delle direzioni territoriali – spiega Bper – il potenziamento dell’attività dell’area affari e il ridisegno della filiera di delibera del credito per attivare procedure di erogazione ancora più rapide ed efficaci». Per quanto riguarda il personale della Banca popolare di Ravenna, una ventina di dipendenti impiegati presso la direzione troveranno collocazione nelle filiali di Ravenna, Forlì, Cesena e Faenza.

«IL PROGETTO di riorganizzazione che oggi arriva a compimento – dichiara Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper – si inquadra nelle attività già avviate per sviluppare il Piano industriale 2015-2017 e ha l’obiettivo di focalizzare maggiormente l’attività della rete distributiva, in linea con l’evoluzione dei mercati. Ciò avviene in un contesto di piena continuità con i valori e le modalità operative che esprimiamo da sempre: vicinanza ai territori serviti, efficienza e affidabilità nei rapporti con la clientela. Le nove direzioni territoriali, posizionate nelle aree della penisola in cui Bper ha una presenza capillare e importante, saranno l’anello di congiunzione indispensabile tra le strutture centrali e i territori. Nelle relazioni con la banca – aggiunge Vandelli – nulla cambierà per i clienti, che anzi potranno beneficiare di nuove opportunità e servizi ancora migliori, rapportandosi a un istituto di più vaste dimensioni, presente su quasi tutto il territorio nazionale e ben determinato a confermare la propria funzione a sostegno delle comunità locali».