Nel cuore del sistema

IL COMMENTO

Ravenna, 22 marzo 2015 - UN UFFICIO in via Bovini per il quale passavano molte delle operazioni che, secondo la procura di Firenze, rientravano nel sistema corruttivo legato alle grandi opere. Mezzo milione di euro in «consulenze» che la Cmc – sempre secondo gli inquirenti – avrebbe corrisposto a Ercole Incalza, mentre quest’ultimo era dirigente al ministero delle infrastrutture. E anche qualche riferimento sinistro ai motivi del cedimento della strada nei pressi del viadotto costruito dalla stessa Cmc sulla Palermo-Agrigento.

Nell’inchiesta ‘Sistema’, i rami che toccano o sfiorano Ravenna sono più di uno. Le responsabilità penali le stabiliscono i giudici, e per ora non c’è neppure una sentenza di primo grado. Ma quello che sta emergendo ci conferma – se mai ce ne fosse stato bisogno – che un certo modo di fare impresa, un certo modo di governare la cosa pubblica, un certo modo di spendere i soldi dei cittadini riguarda non solo i palazzi del potere romani, ma anche la nostra placida periferia. La nostra presunta isola felice di cui tanto ci vantiamo.