I vertici Asl sotto inchiesta per la ‘deliberona’ di luglio

L’atto firmato da Des Dorides, Iacoviello e Spagnoli

I carabinieri portano via faldoni dalla sede dell'Ausl Ravenna (Corelli)

I carabinieri portano via faldoni dalla sede dell'Ausl Ravenna (Corelli)

Ravenna, 23 ottobre 2014 - FU chiamata la ‘deliberona’, reca la data del 15 luglio 2014 e il numero di protocollo 768 ed è a firma del direttore generale dell’Asl Romagna, Andrea Des Dorides e con il parere favorevole del direttore amministrativo Savino Iacoviello e del direttore sanitario Gianbattista Spagnoli. E’ la delibera con la quale venne resa esecutiva la ‘riorganizzazione provvisoria della direzione strategica dell’Azienda Usl della Romagna’ e vennero nominati i ventitrè nuovo coordinatori provvisori per altrettante aree operative dell’Asl area vasta più un ventiquattresimo coordinatore per la ‘politica del farmaco aziendale’. E’ questa la delibera, di sei pagine, su cui ha acceso un faro la Procura della Repubblica ravennate iscrivendo nel registro degli indagati alcuni nominativi — sembra due o tre — dei vertici dell’Azienda unica romagnola e, fra questi, ci potrebbero essere quanto meno proprio il direttore generale e il direttore amministrativo. L’inchiesta riguarda ipotesi di reato contro la Pubblica amministrazione e, in particolare, l’abuso d’ufficio. L’ipotesi è che le ventitrè nomine siano avvenute non tenendo conto della normativa relativa alla trasparenza degli incarichi e abbiano quindi, tutte o parte di loro, reso vantaggi ad alcune persone.  ALTRI fronti dell’inchiesta sono le modalità di formazione della lista dei legali per le difese in giudizio dei sanitari indagati per colpe professionali e dei dirigenti Asl eventualmente sotto processo per atti relativi alla loro funzione e i bilanci dell’Asl ravennate relativi agli ultimi anni. A FAR scattare l’inchiesta (i pm delegati sono Monica Gargiulo e Angela Scorza) è stata una segnalazione-esposto pervenuto alla Procura ravennate in agosto e assegnato al pm di turno Monica Gargiulo cui recentemente il procuratore capo Alessandro Mancini ha affiancato il pm Scorza, competente per i reati contro la Pubblica amministrazione. L’esposto riprende gran parte degli argomenti che erano stati sollevati da marzo in poi dal consigliere regionale di Forza Italia Luca Bartolini e ne aggiunge anche altri più squisitamente interni. E’ assai probabile che a inviare l’esposto sia stato un funzionario di una delle quattro Ausl romagnole (escluso dalle nomine?), forse lo stesso che, come ebbe a dire lo stesso Bartolini all’epoca, aveva passato a lui le informazioni in base alle quali l’esponente politico articolò i propri interventi. Nei prossimi giorni i due magistrati inquirenti, coadiuvati dai carabinieri del Nucleo Investigativo, cominceranno l’esame della copiosa documentazione acquisita in originale presso la sede dell’Asl Romagna fra l’intera giornata di lunedì e martedì mattina.