"Incontri nei siti? Non restano solo virtuali"

Tradimenti, parola agli esperti della Diag: "Attenzione anche a Facebook e WhatsApp"

Tradire oggigiorno è sempre più facile grazie anche a internet

Tradire oggigiorno è sempre più facile grazie anche a internet

Ravenna, 27 agosto 2015 - Al sito per incontri Ashley Madison, oggi al centro di uno scandalo mondiale, si sarebbero iscritti quasi duemila ravennati. È un portale di incontri usato da persone sposate per cercare avventure fuori dal matrimonio. Il sito è stato colpito da un attacco di hacker che hanno diffuso in rete i dati di 30 milioni di iscritti nel mondo. Ora le pagine in cui i fedifraghi erano stati messi alla gogna sono state oscurate. Ma una società spagnola ha realizzato una mappa che mostra la distribuzione geografica degli iscritti.

‘Il tradimento è il miglior modo per vivacizzare un matrimonio noioso’ recita il sito ashleymadison.com. L’iscrizione a un sito di incontri non prova certo che l’uomo o la donna siano dei veri traditori però capita, e non così di rado, che il potenziale fedifrago con un po’ di costanza ottenga il suo obiettivo. «In base alla nostra esperienza diciamo che chi si iscrive a questi siti di incontri riesce anche a raggiungere il fine che si prefissa. Sono siti che non rimangono solo virtuali ma permettono di conoscere persone in carne ed ossa. È ovvio, non è cosi immediato, ma chi si applica arriva al risultato cercato». Parola di esperti: Angelo Giordano e Mirko Valenti della Diag Investigazioni, agenzia fondata nel 1999 da Giordano (già Ufficiale di Polizia giudiziaria nell’Arma dei Carabinieri).

In tanti si rivolgono a un investigatore per ‘stanare’ l’adulterio del marito o della moglie?

«Sì – spiega Giordano – un buon 50 % delle nostre indagini vertono su infedeltà coniugali. Un 30 % sulle infedeltà professionali, il resto su frequentazioni di minori e indagini penali difensive».

E ‘pizzicare’ il coniuge fedifrago oggi con social, tecnologia, siti di incontri è più facile?

«Quando poniamo la domanda: che cosa le fa pensare che il suo coniuge la tradisca? un buon 60 per % risponde che ha trovato sul telefonino strani messaggi, in particolare su whatsapp che oggi va per la maggiore o nella chat di Facebook».

Non cancellano le chat o sono certi di non essere controllati?

«Commettono piccoli errori, poi ci sono alcuni casi da principianti del tradimento, ad esempio capita non di rado che marito e moglie utilizzino lo stesso computer: a quel punto se si ha qualcosa da nascondere è facilissimo essere scoperti. Oppure le password: usare nome e data di nascita del figlio è molto diffuso ma se hai qualcosa da nascondere e il compagno vuole indagare la scopre in un attimo. Se poi il coniuge ha la titolarità del computer, noi possiamo estrapolare anche il contenuto del cancellato (solo se si tratta del titolare)».

Casi di separazione causata da chat o messaggi scoperti?

«È capitato che una moglie abbia restituito al marito il cellulare che lui le aveva donato, in una fase iniziale della separazione, e dentro c’erano filmati che lei mezza nuda inviava all’amante. Il marito ha chiesto la separazione con addebito in virtù del tradimento e ha avuto ragione».

Insomma la tecnologia ‘agevola’ il tradimento?

«Avvicina e aiuta le persone ma sfalda anche le coppie. Però i campanelli d’allarme sono chiari».

Quali sono?

«Se fino a ieri una persona posava il telefono ovunque poi comincia a portarselo in bagno, metterlo nelle tasche dell’accappatoio quando fa la doccia, inserisce improvviasamente un pin - tutti esempi capitati - è chiaro che l’altro avrà a buon titolo più di un sospetto. C’è stato anche il marito che nascondeva il secondo cellulare riservato all’amante sotto la ruota di scorta. Si era dimenticato di spegnerlo e ha cominciato a suonare mentre era con la moglie».

Su Ashley Madison gli iscritti sono quasi tutti uomini. Le donne non frequentano?

«Noi abbiamo diversi clienti – risponde Valenti – che hanno scovato le compagne che grazie a questi siti avevano concluso incontri. È banale ma se da una parte c’è l’uomo dall’altra c’è anche la donna. Vediamo una certa parità».

Che siti ‘vanno’ a Ravenna?

«Abbiamo avuto casi di persone iscritte a Badoo - è il sito andato per la maggiore un po’ di tempo fa -, ora c’è una nuova app chiamata Lovoo, poi Zoosk e Tinder. Stanno nascendo siti sempre più mirati e parecchie applicazioni».

Iscriversi a un sito per incontri apre la porta quindi al tradimento non virtuale?

«Spesso sono un trampolino che mette dubbi al coniuge che si insospettisce e scopre l’eventuale relazione. Tempo fa un marito si è rivolto a noi perché aveva visto la moglie parecchie sere entrare in un night: ecco il principio mi sembra lo stesso, che ci vai a fare? Attenzione però al rovescio della medaglia».

Quale?

«Le truffe, persone che si fanno abbindolare. Un ravennate ha donato soldi a una donna che si diceva in difficoltà con la quale aveva stretto amicizia grazie a un sito di inconti. Peccato che la bellissima ragazza russa si sia rivelata essere un uomo residente nel sud Italia».