Mercoledì 24 Aprile 2024

Morti sospette in ospedale, l'infermiera aveva scaricato le foto choc anche sul suo pc

Depositata la consulenza informatica sul caso di Daniela Poggiali. Conclusi gli accertamenti tecnici della Procura FOTO Le immagini choc dell'infermiera

Una delle foto choc dell'infermiera Daniela Poggiali con una paziente

Una delle foto choc dell'infermiera Daniela Poggiali con una paziente

Ravenna, 26 dicembre 2014 - Le due foto che la ritraggono sorridente, accanto a un’anziana paziente appena morta, le aveva scaricate pure sul suo computer portatile in una cartella battezzata ‘nuove foto’, il cui nome dello user corrisponde a quello del convivente. È quanto emerso dalla consulenza informatica sul materiale sequestrato a suo tempo a Daniela Poggiali, la 42enne ex infermiera dell’ospedale Umberto I di Lugo, nel Ravennate, finita in carcere a ottobre al culmine dell’inchiesta della Procura romagnola su una scia di morti sospette di pazienti.

La consulenza ha riguardato, oltre il computer, anche una fotocamera digitale, un telefono cellulare e un hard disk portatile della donna. In 24 pagine di relazione appena depositate l’ingegner Nicola Buffadini, incaricato a maggio dai Pm titolari del fascicolo - Alessandro Mancini e Angela Scorza - di analizzare il materiale, per capire se vi fossero elementi utili a comprendere le relazioni dell’infermiera sia con i colleghi che con pazienti e i loro parenti, ha proposto una disamina tecnica di tutti i file rintracciati. Con il deposito della consulenza informatica - che segue l’analisi medico legale sul corpo della 78enne e la verifica di altre 38 cartelle cliniche - si sono conclusi gli accertamenti tecnici disposti dalla Procura. Non è escluso che si vada verso un’imminente chiusura della indagini.