Jihad e politica

Cattivi pensieri

Ravenna, 26 aprile 2015 - QUANDO scopri che due, tre, cinque persone sono partite dalla tua città per unirsi all’Isis, ti preoccupi, indipendentemente da quale partito hai votato alle ultime elezioni.

E a tranquillizzarti non sarà certo l’inevitabile serie di reazioni che arriveranno presto da una politica che, negli ultimi 20 anni, si è divisa tra l’accoglienza senza regole e la demagogia dell’«ognuno a casa sua».

Manca, come sempre, ciò di cui ci sarebbe più bisogno: un approccio razionale. Lo scrittore algerino Tahar Lamri parla di motivazioni economiche, di marginalità sociale, di scarsa vigilanza da parte delle autorità religiose. Insomma – che si concordi o no con quanto dice – cerca di capire, a mente fredda e senza preconcetti. Ma allora si può.