Autobus: «I nostri figli come su un carro merci»

Raccolta firme delle mamme di Lido Adriano: «Trattati come alunni di serie B»

Lido Adriano, autobus pieni (Zani)

Lido Adriano, autobus pieni (Zani)

Ravenna, 1 ottobre 2014 - AL SUONO della campanella dopo le 13 nella scuola media di Marina di Ravenna scatta la corsa all’autobus. I ragazzini di Lido Adriano si catapultano alla fermata per accaparrarsi uno dei pochi posti a sedere o uno spazio adeguato, anche se in piedi, all’interno del bus sempre sovraffollato. E la mattina, garantiscono i genitori, a Lido Adriano capita lo stesso, «il bus è già stracolmo dopo le prime fermate». Le mamme sono arrabbiatissime. «Abbiamo raccolto decine e decine di firme — racconta Anna Parisi, portavoce delle mamme di Lido Adriano — e chiesto spiegazioni al Comune e ad ‘Ambra’ che gestisce il trasporto.

Finora nessuno ci ha risposto adeguatamente ed è passata una settimana. Ma così non si può più andare avanti, basta guardarlo il bus, è come caricare i nostri figli su un carro merci».

Un’altra mamma interviene: «Paghiamo 200 euro di abbonamento per cosa? Ce li restituiscano, ogni giorno i bambini stanno in piedi, stipati. E se il mezzo dovesse frenare bruscamente? Quando arrivano a casa, alle due meno un quarto sono stremati dal viaggio». Il problema, spiegano, è sorto dopo la costituzione del Comprensivo del Mare. «I bimbi di Lido, da quando è stato creato l’istituto del Mare — racconta un’altra madre che è anche insegnante — devono venire qui. Già c’è questo disagio in più il viaggio. I ragazzi all’età delle medie sono vivaci, pensare di stiparne più di 80 in un autobus di linea, tutti in piedi, è assurdo. Oltretutto adesso, da quando è stato trovato l’amianto i bambini della sezione C sono stati spostati nell’altro plesso. Quando c’è stato il dimensionamento ci era stato promesso che sarebbero stati istituiti dei bus solo per i ragazzi, invece no, devono utilizzare il mezzo di linea. E c’è solo quello».

La mattina l’autobus parte da Lido Adriano verso le 7 e 10, il ritorno parte da Marina alle 13 e 5. «Non è adeguato — continua Parisi —, e il problema non è, come ci viene detto alcune volte, legato alle fermate a Punta. Quando parte da Lido è già stracolmo».

Anche un padre interviene: «Siamo andati di persona e abbiamo mandato mail al Comune una settimana fa, ma non ci hanno risposto e la situazione è disastorsa».

L’ABBONAMENTO, poi, va vidimato ogni giorno: «Sembra facile — continuano — ma guardate il bus, dalla porta alla vidimatrice mica riescono ad arrivare, sono stretti come sardine». Sono un’ottantina solo i bambini di Lido di prima e seconda media che salgono sul 70. «Ci sentiamo abbandonate perché siamo di Lido Adriano — continua Parisi —. Il nostro autobus è vecchio e il viaggio dei bambini è un incubo. Per le altre località il trattamento è differente». Fuori dalla scuola c’è anche Nicola Grandi di Lista per Ravenna: «Certamente faremo un accesso agli atti per capire se la capienza è adeguata e un’interrogazione al sindaco». Ci sono anche come ognin giorno due agenti della Polizia municipale che controllano gli attraversamenti, all’arrivo del 70 scatta la corsa dei bambini. Diversi rimangono a terra, non riescono a salire. «Adesso li portiamo a casa noi insieme ai nostri figli — dicono le mamme che si sono radunate —, un altro autobus per loro non c’è».