Spaccia il suo locale notturno per associazione culturale, denunciato

La Finanza ‘stana’ evasore totale. Ricostruiti redditi per oltre 300mila euro

Night club (Foto di repertorio)

Night club (Foto di repertorio)

Ravenna, 12 febbraio 2016 - La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Ravenna hanno effettuato un controllo in un night club che risultava solo formalmente un’associazione no-profit per finalità culturali: in realtà era un locale notturno da divertimento e trasgressione. All’atto dell’accesso, effettuato congiuntamente dai finanzieri e da personale della polizia amministrativa della Questura, sono stati identificati e denunciati alcuni avventori per il reato di atti osceni in luogo pubblico.

Sono state contestate al gestore del locale anche altre violazioni alle norme di pubblica sicurezza ed incolumità pubblica, in materia di orari di apertura e limiti alla somministrazione di alimenti e bevande. Dall’esame dei documenti acquisiti i finanzieri hanno dimostrato che l’imprenditore, al quale è stata ricondotta l’attività commerciale, aveva utilizzato impropriamente la propria “associazione culturale” beneficiando fraudolentemente del regime fiscale agevolato per gli enti senza scopo di lucro.

I finti associati hanno riferito di non essere a conoscenza delle finalità dell’ente ma sono risultati veri e propri clienti del locale da intrattenimento, in quanto non erano in alcun modo coinvolti nella gestione dell’associazione, né tantomeno erano minimamente interessati a svolgere attività artistiche, sportive o culturali: utilizzavano semplicemente la tessera associativa solo per accedere all’interno del locale con l’unico scopo di trascorrere una serata di divertimento anche nelle aree privé. Il locale, per garantirsi un maggior numero di ingressi femminili, applicava tariffe vantaggiose alle donne single o alle coppie mentre l’ingresso maschile costava sino a 120 euro per entrata.

Il controllo fiscale, svolto a contrasto dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico a tutela delle imprese che operano nella piena e completa osservanza della legge, ha consentito di recuperare a tassazione oltre 300.000 euro di imponibile e circa 80.000 euro di Iva e di far emergere un altro evasore totalmente sconosciuto al fisco.