"Afflitti perché sono decedute le Poste". Centinaia di finti necrologi per tutta la città

La protesta ironica dei residenti per la chiusura degli uffici di San Lorenzo e San Bernardino

Lugo, finti necrologi sulle Poste

Lugo, finti necrologi sulle Poste

Lugo (Ravenna), 3 settembre 2015 - «Dopo lunga e penosa malattia sono decedute, il giorno 05.09.2015, le Poste di San Lorenzo e di San Bernardino di Lugo. Lo annunciano, afflitti e umiliati, gli abitanti delle frazioni suddette, oltre a quelli di Giovecca e Santa Maria in Fabriago (che cambieranno Comune postale) nonché tutte le persone di buon senso civico. I funerali si volgeranno partendo dell’uffici centrale di Roma (sito in via dei Suicidi 77) per l’ufficio ‘fu’ provinciale di Ravenna, dove verrà proclamata l’orazione funebre della direttrice».

Tutto nero su bianco su centinaia e centionaia di necrologi in formato ‘volantino’, affissi, sparsi ma anche distribuiti a mano sia nella notte tra martedì e ieri sia durante la mattinata a Lugo e nella sua maggiore frazione, vale a dire Voltana. Epitaffi che portano la firma di un fantomatico ‘Comitato per la salvaguardia delle Poste dell’area urbana del Santerno’. Fantomatico per il fatto che non è stato possibile risalire ad un suo eventuale responsabile. Di certo c’è che si tratta di residenti, arrabbiati e amareggiati per l’addio dell’ufficio postale. Una singolare trovata che, come è facile immaginare, ha suscitato non soltanto le curiosità ma anche numerosi apprezzamenti (in tanti, ad un ragazzino che li distribuiva, hanno detto «fate proprio bene!»).

I volantini si aggiungono così ad altre iniziative adottate in queste ultime settimane da parte di enti, partiti, singole persone e addirittura dal parroco di S.Bernardino don Maurizio Ardini, finalizzate a scongiurare la chiusura, fissata da Poste Italiane per lunedì 7 settembre, degli uffici delle due frazioni di S.Bernardino e di San Lorenzo. L’ironico necrologio, affisso nelle vetrine, uffici (tra cui ad esempio quello postale di Voltana) e bacheche o messi sotto i tergicristalli delle auto parcheggiate, prosegue ricordando che «il corteo proseguirà per il cimitero di Belricetto, dove presso il locale ufficio postale gli utenti il lacrime perché costretti a fare file simili a quelle del capoluogo proveranno l’ebbrezza dell’effetto ‘sardina’ in scatola’.».

Il riferimento a Belricetto è dovuto al fatto che circa un mese fa i cittadini dei due uffici postali (S.Bernardino e S.Lorenzo) prossimi alla definitiva chiusura dei battenti, trovarono affisso davanti agli stessi un avviso in cui Poste invitavano, dal 7 settembre, gli utenti a rivolgersi, per il ritiro della corrispondenza, all’ufficio di Belricetto. I manifesti ‘funebri’ si concludono con un invito-frecciata a Poste: «Non fiori, ma offerte per le banche del territorio, dove i clienti potranno spostare i loro depositi in segno di protesta». Tra i residenti si dice che l’iniziativa non finirà qui ma avrà un seguito.