Venerdì 26 Aprile 2024

Tragedia a Marina di Ravenna, collisione fra due navi: una affonda. Il sindaco: "Le vittime sono salite a due"

"Soccorsi in condizioni infernali". Cinque persone recuperate in stato di ipotermia. Mancano all'appello ancora quattro marittimi. Aperte due inchieste

Collisione fra due navi a Marina di Ravenna: i soccorsi (Ansa)

Collisione fra due navi a Marina di Ravenna: i soccorsi (Ansa)

Marina di Ravenna (Ravenna), 28 dicembre 2014 - Tragedia al largo delle acque di Marina di Ravenna. Due navi, battenti una bandiera turca e l'altra del Belize si sono scontrate mentre una era in entrata e l'altra in uscita dal porto. Una è affondata: i morti sono almeni dueA bordo del mercantile naufragato (quello turco) erano imbarcati undici marittimi. Il mercantile battende bandiera del Belize è il cargo Lady Aziza.

Degli undici membri dell'equipaggio 5 sono stati recuperati, quattro invece sono 4 i dispersi, tra cui figurano anche il comandante e il primo ufficiale dell’imbarcazione turca. Una delle due vittime è un ingrassatore di 27 anni; per l’altra si cercano ancora i documenti.  I cinque marittimi sono stati portati a terra dai mezzi di soccorso, tutti in ipotermia: sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale di Ravenna.

Sul posto hanno operato quattro mezzi della guardia costiera con l'assistenza dei rimorchiatori del porto Eduardo Primo e Francesco Paolo. Il dramma è avvenuto a un miglio a sudest dell'imboccatura del porto mentre nella zona gravava una fitta nebbia.  

Alcuni piloti che gestiscono le operazioni da terra riferiscono che i soccorsi sono avvenuti in condizioni infernali a causa delle condizioni del mare. (FOTO).

Le vittime, secondo quanto riferisce il sindaco Fabrizio Matteucci sul suo account Twitter, sono salite a due dopo che i soccorritori hanno avvistato e recuperato il corpo senza vita di uno dei marittimi imbarcati sul mercantile affondato. La nave colata a picco dopo la collisione è la GOKBEL battente bandiera turca, l'altra è la LADY AZIZA del Belize che non avrebbe subito gravi danni. Nel corso delle operazioni di recupero, difficilissime per le avverse condizioni marine, lo scafo degli ormeggiatori ha subito danni e due soccorritori sono finiti in mare. Sono stati recuperati dai colleghi. Stanno bene.

Al momento della collisione la visibilità era quasi nulla. I mezzi di soccorso hanno operato mentre era in atto una forte nevicata e con visibilità scarsissima, vento da nord nord-ovest di 25 nodi e mare forza 5 in aumento .

Il tweet del sindaco Fabrizio Matteucci:

 

Le ricerche sono state sospese, a causa del calar della sera, e riprenderanno domani all’alba. In particolare, sulla base della direzione dei venti prevalenti, i soccorritori si concentreranno a sud verso il Cervese.  «Durante la notte - ha spiegato il comandante della Capitaneria di Porto di Ravenna, Giuseppe Meli - saranno attivati nell’area sistemi luminosi».

Il Pm di turno della Procura di Ravenna, Stefano Stargiotti, ha disposto il sequestro probatorio della 'Lady Aziza'. Il mercantile battente bandiera del Belize e con armatore di Charlestown, capitale dell'isola di Nevis, è stata fatta rientrare al porto di Ravenna. Il mercantile affondato ha invece armatore turco, tutelato dagli avvocati ravennati Maurizio Mauro e Aldo Guerrini. Sulla collisione sono state aperte due inchieste: una della Procura e una della Capitaneria di Porto. I militari stanno già ascoltando a sommarie informazioni in ospedale i naufraghi superstiti per capire la dinamica dell'impatto.

 

Secondo quanto spiegato dal capitano di vascello Giuseppe Meli, la collisione tra i due mercantili è avvenuta tre miglia a largo dalle coste ravennati. Il cargo turco, con 11 marittimi turchi e un carico di fertilizzanti a bordo, stava puntando sul porto romagnolo per attraccare alla banchina della 'Nadep', mentre l'altro mercantile battente bandiera del Belize - con nove membri di equipaggio, tutti siriani - era appena salpato dalla medesima banchina alla volta di Porto Nogaro, nell'Udinese, dopo avere scaricato concime.

Il primo allarme è giunto in sala operativa alle 8.40. In quel momento le condizioni meteo erano proibitive con una tempesta di neve in atto, nebbia a causa dello scambio termico tra acqua più calda e aria più fredda, mare forza 5/6 e vento oltre i 50 nodi. È possibile che la nave turca sia stata centrata di poppa, colando a picco in pochi minuti in un fondale di 15 metri circa: si è poi adagiata con la poppa mentre la prua è rimasta fuori dall'acqua costituendo ora intralcio per la navigazione. È la ragione per la quale uno dei naufraghi è rimasto incastrato nel relitto. Altri sono riusciti a salire sulle scialuppe, mentre altri ancora sono caduti in mare. La speranza per i quattro dispersi è che si trovino su una zattera di salvataggio alla deriva. Un incidente - ha precisato Meli - unico nel suo genere per il porto di Ravenna.