Tragedia a Marina Romea: mamma e due bimbi morti asfissiati

Un incendio ha consumato tutto l'ossigeno mentre stavano dormendo nella casa delle vacanze. Il padre, informato del fatto, si è sentito male ed è stato portato in ospedale. I piccoli avevano 8 e 12 anni. Indagano i carabinieri (FOTO)

Marina Romea, mamma e due bimbi morti nell'incendio della loro villetta (Foto Corelli)

Marina Romea, mamma e due bimbi morti nell'incendio della loro villetta (Foto Corelli)

Marina Romea (Ravenna), 15 agosto 2014 - Tragedia di Ferragosto sulla costa ravennate. Una donna e suoi due figli  di 8 e 12 anni sono stati trovati morti in una villetta a schiera in via dei Tigli 54 a Marina Romea. Dai primi accertamenti, sembra che i tre siano morti per asfissia a causa di un incendio, circoscritto all'abitazione della famiglia, scoppiato in precedenza e che si è autoestinto. Si tratta di una famiglia italiana di Roncalceci, frazione di Ravenna. La madre si chiamava Claudia Torsani, 45 anni, e lavorava alla Camera di Commercio di Ravenna. I bambini sono Alessandro Baioni, di 12 anni, e Federico, di 8. 

L' attenzione degli inquirenti si è concentrata su un trasformatore (una caricabatterie) appoggiato a un divano: l'apparecchio, scaldandosi, potrebbe avere incendiato il divano, determinando esalazioni capaci di saturare l'aria. L'incendio è stato di lieve entità, ha interessato solo il divano e alcune suppellettili ma ha consumato tutto l'ossigeno dell'appartamento (un bilocale con soppalco) e la donna e due bambini sono morti nel sonno per mancanza d'ossigeno. In questo scenario gli inquirenti non scartano l'ipotesi che la morte dei tre sia avvenuta ieri sera. Quando sono entrati nell'appartamento, i vigili del fuoco hanno trovato la donna nel letto, sul soppalco, e i due bambini morti ai piedi del letto. L'ipotesi è quindi che i piccoli, che dormivano al piano di sotto, si siano svegliati e abbiano provato a raggiungere la madre al piano superiore arrivando però esanimi a pochi centimetri da lei.

Informato del fatto e portato in caserma per essere ascoltato, il padre ha accusato un malore ed è stato portato in ospedale. L'uomo non si trovava in casa al momento della tragedia. Solo oggi è arrivato a Marina Romea per raggiungere la famiglia trovando una folla davanti casa e scoprendo così il tragico incidente.

Alcuni vicini hanno raccontato di aver sentito un tonfo nella giornata di ieri ma di non aver dato importanza alla cosa. Quel rumore potrebbe essere stato il lampadario che a causa del calore sprigionato dalle fiamme (calore che ha fatto fondere anche i condizionatori) si è staccato dal soffitto ed è stato ritrovato a terra. Oggi un altro vicino di casa della famiglia ravennate,  un maresciallo dell'Arma in pensione, ha trovato della fuliggine sui sanitari del suo bagno e, preoccupato,  intorno alle 14.30 ha chiamato il 155.  Al loro arrivo, i vigili del fuoco hanno capito che il materiale era giunto da un'intercapedine sotto al tetto dell'appartamento comunicante. Hanno quindi provato a contattare la signora con il cellulare: poiché non rispondeva, hanno sfondato una finestra sul retro, ritrovando poco dopo i tre cadaveri.

Sul posto anche il 118 e i carabinieri. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri coordinate dal pm Daniele Barberini.