Scontrino da 1800 euro per un acquisto da 32 euro, chiamati i carabinieri

L’episodio a Pinarella. Le parti hanno trovato un accordo con le banche, era un difetto nel sistema

Uno scontrino in una foto d'archivio (Fantini)

Uno scontrino in una foto d'archivio (Fantini)

Pinarella (Ravenna), 28 luglio 2016 -  Quando in profumeria marito e moglie hanno letto lo scontrino dell’acquisto appena effettuato non hanno creduto ai loro occhi: 1800 euro a fronte di un prodotto che ne doveva costare 32. I due, a Pinarella, hanno comprato un prodotto e lo hanno pagato col bancomat ma, inspiegabilmente sia per loro che per i negozianti, l’apparecchio ha scalato una somma ben maggiore: 1800 euro.

A quel punto i due si sono allarmati pensando di essere stati vittima di una truffa mentre i negozianti a loro volta si sono preoccupati pensando a una eventuale clonazione del loro apparecchio. Così sono stati chiamati i carabinieri. Sul posto sono giunti i militari dell’Aliquota Radiomobile che si sono fatti illustrare i fatti e hanno invitato acquirenti e negozianti a recarsi nelle rispettive banche per capire cosa fosse accaduto.

Non c’era stata nessuna truffa e nessuna clonazione, si trattava di un ‘bug’ nel sistema di pagamento. La situazione è stata tempestivamente risolta.