Ravenna, 25 febbraio 2016 - I lavoratori della Micron Mineral di Ravenna hanno proclamato per tutta la giornata di lunedì uno sciopero con presidio davanti a Confindustria, in via Barbiani, dalle 15, in concomitanza con l’incontro in programma con la direzione aziendale.
I lavoratori hanno preso questa decisione con la Rsu aziendale e le organizzazioni sindacali Feneal, Filca e Fillea, in seguito alla comunicazione dell’azienda di chiudere lo stabilimento con il licenziamento dei 21 lavoratori e la successiva lettera di apertura della mobilità. Tale decisione, dicono i sindacati, «è inaccettabile sia per il merito che per le conseguenze drammatiche dal punto di vista occupazionale. L’annuncio della chiusura è arrivato in modo completamente inaspettato con un metodo tipico delle multinazionali che chiudono stabilimenti e licenziano lavoratori senza tener in nessun conto le ricadute sociali e la perdita di ricchezza di un territorio».
Il gruppo Lafarge-Holchim è una delle più importanti multinazionali del settore cemento a livello mondiale.
I lavoratori, sindacati e Rsu chiedono il ritiro immediato dei licenziamenti e della decisione di chiusura dello stabilimento e una politica di rilancio e investimenti per rilanciare e/o convertire la produzione dello stabilimento di Ravenna.
Il Comune è al fianco dei lavoratori. L'assessore alle attività produttive Massimo Cameliani e i sindacati Feneal, Filca e Fillea hanno fissato un incontro per domani per fare il punto sulla vertenza.
La vicenda è oggetto di un'interrogazione alla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna da parte di Igor Taruffi, primo firmatario, e Yuri Torri (Sel). I consiglieri chiedono all'esecutivo «quali iniziative intenda adottare di concerto con le istituzioni locali, con la proprietà e con le organizzazioni sindacali al fine di evitare la chiusura dello stabilimento e salvaguardare i posti di lavoro, dando concretezza a strumenti come il Patto per il lavoro».