Dopo anni di botte vuole lasciarlo, lui la picchia e la sequestra in casa

Era fuggita da un’amica. «Vado e la uccido»: arrestato un tunisino di 25enne

Il tunisino portato via dai  carabinieri (foto Zani)

Il tunisino portato via dai carabinieri (foto Zani)

Ravenna, 29 agosto 2014 - Lei, a soli 17 anni, ha trovato la forza di ribellarsi a quello che aveva tutte le carte in regola per diventare il suo carnefice. E che infatti l’aveva rinchiusa dentro casa — approfittando del fatto che il padre di lei era assente perché al lavoro — dopo averla picchiata per l’ennesima volta, sottraendole denaro, cellulare e chiavi dell’appartamento. I carabinieri, in quell’alloggio di Lido Adriano, ieri mattina intorno a mezzogiorno, sono intervenuti forse appena in tempo per impedire che l’epilogo di una storia di violenze e maltrattamenti, che andavano avanti ormai da tempo, potesse sfociare nell’ennesima tragedia.

Lui, Houssem Bougateff, 25 anni, tunisino irregolare, stava infatti per rientrare nell’appartamento dove la giovane vive con la famiglia, all’improvviso diventato una prigione. L’immigrato, a lungo trattenuto e interrogato ieri pomeriggio nella sede del comando provinciale dell’Arma, alla presenza del suo legale difensore, avvocato Francesco Furnari, è stato poi trasferito in carcere con cinque ipotesi di reato: sequestro di persona, violenza privata, lesioni, minacce e furto aggravato. I due erano fidanzati da circa un paio d’anni. Anche Houssem è domiciliato a Lido Adriano: incensurato, e disoccupato, aveva impugnato a luglio un provvedimento di espulsione, cosa che gli consentiva di restare per due mesi in un limbo di semi clandestinità, fino a settembre.

Ma la situazione, per questa ragazza arrivata in Romagna dall’Est Europa, stava diventando insostenibile. I feroci litigi spesso culminavano in altrettanto violenti pestaggi. Davanti ai carabinieri, e in presenza anche di un’assistente sociale, si è aperta raccontando quei terribili momenti e spiegando lo stato di vessazione cui il suo fidanzato aguzzino la costringeva. Fino al punto che, l’altra sera, non ce l’ha più fatta. Ha trascorso la notte da una amica, per sfuggire al controllo di quell’uomo con il quale ormai si era decisa a troncare la relazione. Lui la cercava, ma non la trovava. E quando ha saputo, folle di gelosia, è come impazzito. Ieri mattina ha atteso che rincasasse. L’ha spinta dentro e malmenata, minacciando sia lei sia l’amica che si era offerta di darle protezione: «Vado da quella lì e l’ammazzo», avrebbe gridato. Erano circa le 9. Quindi è uscito, strappandole le chiavi e blindandola dentro. La 17enne è rimasta in quello stato d’angoscia circa tre ore.

Non poteva telefonare a nessuno, perché le aveva portato via anche il cellulare. E, soprattutto, non si azzardava a gridare, in quanto temeva che il fidanzato fosse ancora nei paraggi. Poi ha preso coraggio. Per dare l’allarme e richiamare l’attenzione ha usato uno stratagemma: si è sporta dal balcone e ha lanciato una lattina contro la finestra di una vicina, che capendo la situazione ha subito chiamato il 112. Il giovane è stato bloccato una ventina di minuti dopo dai militari del radiomobile mentre appunto stava rincasando. Non si sa con quali intenzioni. La ragazza, accompagnata in pronto soccorso, è stata dimessa con una prognosi di dieci giorni. L’incubo, per lei, sembra finito.