Morti sospette in ospedale, «L’infermiera canticchiava mentre trasportava il cadavere»

A riferirlo l’avvocato dell’Ausl durante l’udienza davanti al giudice del Lavoro FOTO

Daniela Poggiali

Daniela Poggiali

Ravenna, 20 gennaio 2015  - Questa mattina davanti al giudice del Lavoro di Ravenna Roberto Riverso sono emersi nuovi episodi attribuiti all'ex infermiera Daniela Poggiali. Secondo quanto riferito dall’avvocato dell’Ausl Carlo Zoli la 42enne sarebbe stata vista correre e canticchiare mentre spingeva una barella con una paziente defunta durante i suoi turni di servizio in ospedale.

La Pioggiali era stata allontanata a luglio dall’Ausl per due foto che si fece scattare a fianco di una paziente morta (FOTO) e finì in carcere a ottobre con l’accusa di avere ucciso una degente dell’ospedale di Lugo con un’iniezione letale di potassio. Oggi il legale dell’Ausl, a sostegno della conferma del licenziamento, ha anche elencato quelli che ha definito «i precedenti» come la somministrazione arbitraria di sedativi e di lassativi a pazienti oltre ai due procedimenti aperti per vari furti in corsia.

Zoli ha anche ricordato che l’Ausl ha licenziato anche l’operatrice socio sanitaria che aveva materialmente realizzato gli scatti della Poggiali vicino al cadavere con il suo cellulare. L’avvocato ha infine chiesto la condanna della parte per lite temeraria per avere tentato di dimostrare che la paziente fotografata non era in realtà ancora morta.

Il giudice del Lavoro Riverso intanto si è riservato la decisione sulla richiesta di reintegro formulata dall’ex infermiera. Il compagno della donna Luigi Conficconi era presente all’udienza e per la prima volta ha parlato con i giornalisti. «Daniela sta bene - ha detto della fidanzata chiamandola ‘la mia tedescona' - è forte, va in chiesa tutti i giorni, porta i pasti alle altre detenute. Il nostro avvocato Stefano Dalla Valle sta facendo di tutto per riportarla a casa. Sono fiducioso nella magistratura».