Murales a Oncologia, si muove il mondo della Street Art

Artisti e altre realtà si stanno facendo avanti dopo l’appello di una paziente

Un murales per il reparto di Oncologia

Un murales per il reparto di Oncologia

Ravenna, 17 marzo 2016 - Forse il dipinto murale davanti al reparto di Oncologia si farà. L’appello di Antonella Petrarolo, paziente del reparto, affinché quel muro grigio sia abbellito sta producendo i primi risultati.

«Una persona della direzione sanitaria è venuta a parlare con me – racconta – e mi ha spiegato che quel muro fa parte della palazzina della radioterapia. Andrà verificato se effettivamente è possibile dipingere sul muro: in caso contrario si potranno valutare soluzioni diverse, ad esempio l’applicazione di tele».

L’opera d’arte renderebbe più gradevole la vista per i degenti di tre stanze del reparto. E di certo non mancano i candidati a eseguire il murale. «Io stessa conosco diversi artisti – dice Antonella – e chiederò loro se vogliono contribuire gratuitamente. Mentre per l’acquisto dei materiali necessari sto cercando di coinvolgere l’Istituto oncologico romagnolo».

Altri artisti e altre realtà si stanno facendo avanti, rispondendo all’appello di una paziente che sta riuscendo a reagire con creatività alla sua malattia. Giovanni Montresori, organizzatore della manifestazione ‘Ravenna 2016 – Fare i conti con l’ambiente’ (in programma dal 18 al 20 maggio), ha un’idea in proposito. «Il nostro festival, arrivato alla nona edizione, è di natura tecnico-scientifica, ed è dedicato a rifiuti, acqua ed energia – spiega –. Ma c’è anche un lato artistico: ogni anno, come iniziativa collaterale, cerchiamo in città muri sui quali eseguire dei murales. Cosa non facile: l’anno scorso, ad esempio, abbiamo scelto un capannone in area portuale. Quel muro nell’area dell’ospedale potrebbe fare al caso nostro. Lo street artist ravennate Mirko Dadich ha già dato la sua disponibilità». Trentenne, Dadich è pittore, artista di strada (una sua opera nella foto stesa in alto) e anche scrittore. Ha partecipato, tra l’altro, alla realizzazione dei murales di via Tommaso Gulli che ha coinvolto nove classi della scuola media Mario Montanari.

La fattibilità dell’idea di Antonella Petrarolo è ancora tutta da verificare, vista anche la particolare natura dell’area in cui dovrebbe essere realizzata l’opera. Ma intanto qualcosa si è mosso, e il mondo dell’arte di strada ravennate sta rispondendo con interesse. Ora la palla passa all’azienda sanitaria.