Disavventura in volo, ora cerca il paracadute perduto

Il singolare appello di un esperto parà che durante un lancio, per un incidente ha dovuto sganciare l’ala e aprire quella di emergenza. Era nuova e vale 3.500 euro

CARLO DIPIETRO Nemmeno con i droni ha ritrovato il suo paracadute

CARLO DIPIETRO Nemmeno con i droni ha ritrovato il suo paracadute

Ravenna, 11 luglio 2016 - A fine giugno, durante il campionato italiano di paracadutismo organizzato dalla Pull Out Ravenna all’aeroporto della Spreta, il forlivese Carlo Dipietro è stato costretto a sganciare il suo paracadute e a usare quello di emergenza. Era convinto di ritrovarlo una volta arrivato a terra, ma non è andata così. Nessuna traccia della sua ala nonostante giorni e giorni di ricerche. «Era l’ultima domenica di giugno – racconta – e durante il lancio ho avuto un imprevisto. Il paracadute si è aperto, ma ha mostrato subito di avere un problema a una fune ed è andato in autorotazione. Il rischio, in questi casi, a causa della forza centrifuga, è quello di svenire o di perdere la vista perché il paracadute inizia a girare in maniera vorticosa. Ho tentato e ritentato di riportare la situazione alla normalità, senza però riuscirci; così ho dovuto sganciarlo e aprire quello di emergenza».

Dipietro ha 36 anni e da 20 si lancia con il paracadute: ha iniziato in tandem quando aveva 7 anni.«Erano le 20.30 – prosegue l’esperto paracadutista – e io pensavo di riuscire a recuperare l’ala sganciata; invece a causa di una bolla d’aria calda, conosciuta in gergo come ‘termica’ , il paracadute si è allontanato da me, in direzione di Classe».

Fortunatamente Dipietro non ha riportato lesioni gravi da questa disavventura (per lui solo un leggero stiramento a un braccio) ed è riuscito anche a piazzarsi 11° nel campionato, nonostante un lancio in meno dovuto all’inconveniente. Però vorrebbe recuperare il suo paracadute che, tra l’altro, aveva appena comprato. «Ha un valore di circa 3.500 euro – dice – e mi dispiacerebbe non ritrovarlo più. In base alla direzione che ha preso, potrebbe essere nelle zone di Ponte Nuovo, Classe, Lido di Dante, fino alla pineta».

Nei giorni successivi al lancio, Dipietro lo ha cercato in tutti i modi: ha affittato un volo, lo ha cercato con i droni, ma niente da fare. «È un telo di nylon di circa tre metri per un metro e mezzo, giallo fluorescente – conclude – e se qualcuno lo trovasse, può contattarmi al 392-6749252. Sono disposto anche a pagare una ricompensa».