Pedopornografia e sesso con animali: sequestrati i ‘pc’ di due ravennati

Arresti e perquisizioni in tutta Italia, collabora l’Interpol

Un computer. Spesso gli abusi sessuali avvengono dopo 'approcci' on line

Un computer. Spesso gli abusi sessuali avvengono dopo 'approcci' on line

Ravenna, 27 maggio 2015 - Ci sono anche due ravennati tra le persone indagate nell’ambito di una rete criminale internazionale, scoperta dalla polizia, dedita alla diffusione e alla cessione di materiali pedopornografici che hanno ad oggetto anche pesanti violenze ed atti sessuali in danno di minori degli anni dieci e di altri minori costretti tra di loro o con animali. Le indagini, condotte dal compartimento di polizia postale e delle comunicazioni di Milano, hanno permesso di individuare 233 individui che si scambiavano documenti pedopornografici su Internet. Ventinove le perquisizioni sul territorio italiano, quattro gli arresti: due disoccupati, un sacerdote e un operaio.

Due le perquisizioni effettuati ieri mattina a Ravenna nelle case di due degli indagati, ai quali sono stati sequestrati dagli agenti computer e altro materiale informatico, contenenti materiale pedopornografico, che saranno attentamente esaminati. Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni sta coordinando le attivita’ di undici Compartimenti della Specialità chiamati all’esecuzione contestuale dei provvedimenti giudiziari nei territori di Alassio, Alessandria, Besana Brianza, Bordighera, Busnago, Castel Fiorentino, Cava Manara, Città Ducale, Genova, Gussago, Lariano, Livorno, Loale, Locorotondo, Massa Martana, Nettuno, Noto, Novellara, Pistoia, Pomezia, Portomaggiore, Selva di Val Gardena, Roma, Taormina e Torrecuso. Con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e con l’attivo ruolo del Segretariato Generale dell’Interpol di Lione è stato possibile inviare, a 35 Paesi dei cinque continenti interessati dalle indagini, le informazioni relative a 204 utenti stranieri già individuati nel corso delle attività investigative.