Perquisiscono la casa, lui prende a morsi il carabiniere

E' successo a Faenza: il 32enne è stato arrestato e poi rilasciato

La casa perquisita dai carabinieri (foto Veca)

La casa perquisita dai carabinieri (foto Veca)

Faenza (Ravenna), 18 ottobre 2014 - Carabinieri impegnati in una perquisizione, presi a morsi da un nigeriano. Si trattava di un semplice controllo nell’abitazione di un 32enne poi il raptus con calci pugni ed infine un morso ad una mano del comandante della compagnia di Faenza, il capitano Cristiano Marella. L’episodio è stato l’epilogo di un semplice controllo iniziato da una pattuglia dei carabinieri del Radiomobile nei confronti di un cittadino nigeriano che si trovava all’interno di un parco della città.

L’uomo ha raccontato di essere solo di passaggio e di essere domiciliato a Reggio Emilia; dalla banca dati è però emerso che proprio lui era stato fermato sempre dai carabinieri ai quali aveva fornito un indirizzo in città. I carabinieri hanno voluto vederci chiaro e così si sono diretti al vecchio indirizzo. Con loro si è aggiunto anche il comandate della compagnia. Dopo aver bussato, alla porta si è presentato un connazionale dell’uomo controllato nel parco, un 32enne che abitava in quella casa con la famiglia.

Dopo alcune domande i carabinieri hanno chiesto se potevan o effettuare alcune verifiche nell’abitazione, questo per capire se all’interno oltre a quel nucleo familiare ci fosse qualcun altro. A quel punto il 32enne, ha dato in escandescenze aggredendo i militari prima verbalmente e poi fisicamente, con calci e pugni. Nella colluttazione ci è scappato anche un morso ad una mano per il capitano Marella. Dopo aver ammanettato il 32enne è emerso che in una cantina si nascondeva in realtà un vero e proprio appartamento nascosto con tanto di camera da letto, bagno e cucina attrezzata con elettrodomestici. All’interno dio alcune valige sono spuntati fuori documenti e fotografie dell’uomo fermato poco prima al parco.

Gli inquirenti ritengono che il 32enne residente a quell’indirizzo aveva avuto quella violenta reazione nel tentativo di impedire la scoperta di quell’alloggio abusivo dove ospitava il connazionale irregolare sul territorio nazionale. I carabinieri hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso per loro pochi giorni di prognosi. Il 32enne invece è stato arrestato per “resistenza e lesioni a pubblico ufficiale”.

Questa mattina l’arresto è stato convalidato ed il processo rinviato per richiesta dei termini di difesa da parte del legale; poi l’uomo è stato rimesso in libertà. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri che hanno avviato la procedura per verificare le violazioni in materia urbanistica accertate durante l’intervento in questione cui seguiranno altri controlli riguardanti l’adempimento delle norme vigenti in materia di immigrazione.