Mercoledì 24 Aprile 2024

Il karateka Guerrini vince contro il tumore e ora punta al record del mondo

Spezzerà a mani nude 200 mattoni di varie tipologie

Pierangelo Guerrini (foto Scardovi)

Pierangelo Guerrini (foto Scardovi)

Ravenna, 31 gennaio 2015 - E’ cintura nera 4° dan di kick boxing, cintura nera 4° dan di difesa personale, cintura nera 3° dan di karate tameshiwari e cintura nera 1° dan di ju jitsu. È stato inoltre istruttore in tecniche di autodifesa militare in Iraq. Stiamo parlando di Pierangelo Guerrini, il 55enne lughese, maestro di arti marziali, che venerdì prossimo, 6 febbraio alle 20, presso la pista di pattinaggio ‘Up & Down’, al civico 49 di via Piratello a Lugo, tenterà di battere il record mondiale assoluto di karate “tameshiwari”, spezzando a mani nude 200 mattoni (record precedente 161) di varie tipologie. Al di là delle sue eccelse qualità da atleta, a colpire è la vicenda umana che lo coinvolto in prima persona. Circa un anno e mezzo fa, infatti, in un’ecografia di routine, i medici gli diagnosticarono un tumore maligno al pancreas. “Per alcune ore sono rimasto confuso, e ho pianto – ricorda Guerrini –, ma poi ho preso in mano la mia vita, mi sono fatto operare a Verona nel centro più specializzato d’ Italia e il professor Roberto Salvia, mi ha salvato la vita».

L’atteso evento è stato presentato questa mattina nel salone Estense della Rocca di Lugo alla presenza del sindaco di Lugo Davide Ranalli, dell’assessore allo Sport Fabrizio Lolli e dello stesso atleta romagnolo. Il tentativo di record, il cui ricavato (l’ingresso è ad offerta libera) sarà devoluto all’Istituto Oncologico Romagnolo, sarà preceduto da esibizioni di ju jitsu, karate e difesa personale maschile e femminile. Alla serata saranno presenti il primo cittadino di Lugo Davide Ranalli e l’assessore allo Sport Fabrizio Lolli. Il ricavato dell’evento, che è a offerta libera, sarà devoluto allo IOR.

Il termine tameshiwari nel karate indica la verifica dell’allenamento psicologico e dell’abilità di colpire oggetti di vario genere con le mani. Il karate, giunto in occidente da Okinawa, in Giappone, è stato sviluppato nel XVI e XVII secolo quando, per paura delle ribellioni, le autorità governative confiscarono tutte le armi al popolo, compresi i coltelli rituali e quelli da cucina. A mani nude, i contadini sarebbero stati impotenti davanti ai samurai, ma avrebbero potuto comunque fermare le bande di briganti grazie al karate. Probabilmente questo spiega l’origine del tameshiwari, che riscuote sempre grande interesse di pubblico e ha del miracoloso presso gli stessi iniziati. “Mi rende felice l’interesse dell’opinione pubblica, anche favorito dalla stampa, sull’evento – ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli – perché sono convinto che si tratti prima di tutto di una straordinaria vicenda umana. Un’impresa sportiva titanica che assume un valore superiore e straordinario in quanto ci dimostra come nella vita attraverso la dedizione e la volontà si possano vincere battaglie considerate impossibili”. “Personalmente la vicenda di Pierangelo mi ha toccato profondamente – ha dichiarato l’assessore allo sport Fabrizio Lolli - Ci sono persone che dopo una malattia terribile rinascono a nuova e forse ancora più intensa vita. Penso a Pierangelo Guerrini, a Jack Sintini e a molti altri sportivi. Sono certo che il pubblico rimarrà stupito ed emozionato scoprendo quelle che possono essere le potenzialità del corpo umano”.