"Il mio braccio rotto per colpa del marciapiedi dissestato"

La disavventura di un turista milanese: "Vengo qui da 28 anni ma il degrado delle strade è inusuale"

Il geometra milanese, Enrico Tozzi (foto Zani)

Il geometra milanese, Enrico Tozzi (foto Zani)

Pinarella (Ravenna), 23 agosto 2014 - I marciapiedi dissestati di Pinarella hanno prodotto una nuova ‘vittima’. Si tratta di Enrico Tozzi, geometra milanese in pensione e affezionato frequentatore della località da 28 anni. Il legame è tale che l’hotel che lo ospita con la famiglia, il Buratti, ha fatto domanda all’ufficio turismo perché il 3 settembre gli venga consegnata la pergamena ‘Amico di Cervia’. Se questo accadrà però Tozzi si dovrà presentare alla cerimonia col braccio ingessato.

«Chissà se il Tozzi chiederà al sindaco o a chi lo rappresenterà, di firmargli il gesso al braccio?» scherza il titolare dell’hotel. «Quest’anno — spiega Tozzi — mi è capitato uno spiacevole incidente che mi ha procurato diverse fratture per le quali ora mi trovo con un braccio ingessato. Sono stato vittima di un marciapiede dissestato dove, anche a causa della scarsa illuminazione, sono inciampato». Ora, l’affetto per Pinarella è rimasto, ma anche un po’ d’amaro in bocca. Tozzi vorrebbe dare una svegliata a questa cittadina «seduta sugli allori a campare di una rendita giustamente costruita un tempo, ma che va riconfermata proponendo un territorio e dei servizi adeguati ai tempi». 

Negli ultimi trent’anni, osserva, «si è verificato uno sviluppo urbano che ha adeguato le nostre città all’accresciuta qualità della vita che il benessere economico ha prodotto. Ecco dove è carente Pinarella». Dopo una vita passata fra le «scartoffie dell’amministrazione nel Comune di Milano», Tozzi è andato in pensione da funzionario dell’ufficio tecnico di edilizia privata. «Mi ritengo — prosegue — un discreto conoscitore della pubblica amministrazione. E lo stato di degrado in cui versano i marciapiedi a Pinarella e la caotica circolazione dei veicoli, inusuale per una località turistica, sono i temi più dibattuti nei salotti estivi sotto l’ombrellone o nella hall degli hotel».

L’incidente, aggiunge Tozzi, «poteva e doveva essere evitato, con una gestione più attenta degli affari di pubblica amministrazione. Sono anche molto dispiaciuto perché l’episodio di cui sono stato protagonista è sintomo di una decadenza le cui cause sono ormai croniche». Ecco allora che si rivolge agli imprenditori economici: «Non nascondetevi dietro le solite responsabilità dei politici, troppo facile, scontato e improduttivo. Dovete pretendere da loro più risultati. Pinarella è stata fatta da persone che vedevano lontano, ed è stata fatta bene, le nuove generazioni la devono mantenere e migliorare».