Ravenna, 20 agosto 2012 - IL COMUNE taglia i premi di risultato dei dirigenti: una delibera della giunta ravennate riduce del 10 per cento le retribuzioni di risultato del personale dirigenziale, e del 15 per cento il premio spettante al direttore generale. Una decisione motivata dalle necessità di contenimento delle spese, «considerato il contesto che caratterizza la finanza locale, i vincoli e le ristrettezze economiche dell’ente e l’ipotesi di contratto collettivo decentrato integrativo»: il risparmio per il Comune ammonta a 45 mila euro. Ogni dirigente percepirà dai 450 ai 1.600 euro in meno.
 

«Considerando anche la minore spesa derivante dalla riduzione del numero dei dirigenti — sottolinea l’assessore al personale Gabrio Maraldi i risparmi complessivi ammontano a oltre 200 mila euro». Dal 2006 al 2012, il personale dirigenziale è stato infatti ridotto da 37 a 23 unità, «con un aggravio di lavoro per ognuno di essi. Anche per questo — aggiunge l’assessore — è particolarmente apprezzabile che si siano prestati a una riduzione della retribuzione di risultato. Voglio quindi esprimere il mio apprezzamento per il lavoro che hanno svolto in questi anni».
 

Apprezzamento condiviso dall’Organismo indipendente di valutazione, che per l’anno scorso ha espresso una valutazione positiva sul risultato dell’attività dei dirigenti. «I punteggi attribuiti — si legge nella delibera — sono sostanzialmente in linea con quelli del 2010: si confermano le ottime performance di alcuni dirigenti, si consolidano quelle di altri, riconfermando, nella quasi totalità dei casi, la valutazione espressa l’anno precedente».
 

LA RETRIBUZIONE di risultato relativa al 2011, complessivamente, costerà al Comune 283.500 euro. Da contratto — senza tenere conto della riduzione decisa nelle scorse settimane — il direttore generale Carlo Boattini percepisce un ‘premio’ di 23.631 euro, mentre per gli altri dirigenti questa parte della retribuzione vale dagli 8 mila ai 12 mila euro.
 

Se il premio di risultato cala, è però probabile che l’organico di Palazzo Merlato venga presto rimpolpato. «Il livello attuale di personale — precisa Maraldi — rende difficile garantire i servizi. In passato si sopperiva con contratti a tempo determinato e co.co.co., ma ora non è più possibile. Sarà quindi necessario procedere ad alcune assunzioni, anche in vista dei prossimi pensionamenti». Si parla di uno-due nuovi dirigenti, in particolare nel settore servizi sociali, e un numero ancora imprecisato di dipendenti da assumere.
Negli ultimi anni, il numero di dipendenti comunali è stato ridotto di oltre 70 unità, e a fine 2011 ammontava a 1.171 unità. La possibilità di procedere a nuove assunzioni dipenderà comunque dai vincoli posti da Roma.
 

Francesco Monti